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Corso PNL

Clicca sulle Cover per scoprire i Segreti della Comunicazione efficace!

 

Una tecnica di comunicazione moderna

Affrontiamo in questa pagina e facciamo qualche considerazione riguardo la PNL (Programmazione Neuro Linguistica)

Se digiti su un motore di ricerca la parola “PNL” ti troverai a dover leggere migliaia di volte parole del tipo: la PNL è una scienza che studia le persone di successo e ne estrae modelli comportamentali che possono essere imparati e usati da tutti,fu inventata dagli americani Richard Bandler e John Grinder studiando personaggi di successo come l’ipnostista Milton Erikson e la terapista Virginia Satir, ecc, ecc, ecc….

Leggerai queste parole fino alla nausea oppure fino a convincerti che questa PNL sia qualcosa di veramente valido.

In effetti detta cosi,una scienza che studia l’eccellenza umana,le persone che non chiedono, bensi ottengono, ecc è un arma molto potente e potresti essere incuriosito nel volerla apprendere.

Come sempre consigliamo di tenere i piedi per terra per non rischiare di sopravvalutare questa scienza e di rimanerne delusi.

In PNL i piennellisti difendono la loro scienza dicendo che è per definizione la scienza dell’eccellenza e che pertanto è impossibile dimostrare che non funziona, in quanto studia appunto cio chè funziona.

Purtroppo le cose non stan esattamente cosi, infatti immagina di estrarre un modello comportamentale da una persona che lo usa ed ottiene risultati,se esporti questo modello comportamentale e lo fai usare ad un’altra persona magari non ottiene nulla.

Questa è una considerazione ma se ne possono fare tantissime.

Se hai cominciato ad interessarti alla PNL potrai anche imbatterti in siti che ti vendono corsi con i guru mondiali della PNL, gente che è capace di tenere miliaia di persone per due ore in uno stadio e farsi ascoltare quasi come una rockstar,dicendo di motivare queste persone,il tutto sembra più prendere i connotati di una setta che altro.

Ci chiediamo una volta arrivati a casa e rimasti senza il motivatore di turno come si possano sentire queste persone.

Questo preambolo può forse averti fatto passare l’interesse per questa disciplina,ma continua a leggere.

La nostra opinione riguardo la pnl è che la disciplina abbia senzaltro molti punti validi e sfruttabili nella vita quotidiana e pertanto siamo favorevoli allo studio di essa,ma mettiamo in guardia dalle esagerazioni, dalle mitizzazioni ed estremizzazioni che spesso vengono realizzate al fine di spillare soldi a persone, spesso in momenti della vita difficili e che si trovano in uno stato mentale altamente suggestionabile.

Quindi riteniamo che la PNL abbia una serie di punti che non son nulla di nuovo, anzi erano cose note e stranote nella psicologia tradizionale,alcune cose che sono completamente prive di prove scientifiche e anche mal applicabili,poi invece ci son cose che sono effettivamente e realisticamente applicabili alla vita di tutti i giorni.

Quindi come sempre invitiamo a studiare,ma non mitizzare nulla.

Fatte queste doverose premesse passiamo a vedere più da vicino alcuni elementi della PROGRAMMAZIONE NEUROLINGUISTICA.

Sulla PNL son stati e sono tutt’ora scritti tantissimi libri,quindi non si può essere esaustivi in questo spazio,ma vogliamo comunque presentare alcuni elementi importanti della PNL.

 

Uno di questi è il cosiddetto TRUISMO, che deriva dall’omonima parola “VERO” in lingua inglese.

Il truismo consiste in un affermazione che è incontestabilmente vera,quindi il tuo interlocutore non potrà far a meno di dire “SI”

Per esempio nella vendita il truismo viene usato per creare il cosiddtto CAMPO AFFERMATIVO,una trappola linguistica che predispone a far dire di “SI”,infatti se tu proponi tre affermazioni incontestabilmente vere, riceverai tre SI,cosi ti creerai più probabilità di ottenere un SI anche se la quarta affermazione che farai non sarà cosi evidentemente vera.

Nel settore della prestigiazione è una tecnica molto sfruttabile.

Un aspetto molto importante su cui si concentra la PNL è la creazione del RAPPORT, ossia assumere un atteggiamento sia verbale che non,un ritmo e cadenza del parlato simili al tuo interlocutore,un atteggiamento posturale simile (ma senza scimmiottare,si otterrebbe l’effetto opposto),tutto al fine di calibrarsi su una ipotetica frequenza immaginaria del soggetto che hai di fronte.

A noi piace ricordare una cosa: il RAPPORT E’ IMPORTANTISSIMO,ma non pensare di vendere nulla, e nel caso della magia EMOZIONI se il tuo intento di ottenere il rapport è mosso da una cattiva finalità,puoi usare tutte le tecniche che vuoi ma se nascondono uno scopo non onesto vengon percepite a livello subliminale e in maniera negativa dal tuo interlocutore e non otterrai nulla!

In PNL è stato molto studiato il linguaggio dell’ipnotista MILTON ERICKSON,tanto che il suo approccio linguistico è stato denominato “MILTON MODEL”

Il Milton Model è un linguaggio vago, ricco di metafore che mira ad avere nei confronti del soggetto un carattere evocativo.

Le affermazioni fatte nel Milton Model son volutamente vaghe,è la mente stessa del soggetto che ascolta che comincia un viaggio introspettivo caricando di significati e costruendone di nuovi le affermazioni suggerite.

Viene usato nell’ipnosi terapeutica ma è alla base della ipnosi conversazionale usata dai venditori.

Altro elemento importante della PNL sono i GIOCHI DI PRESTIGIO VERBALI, in inglese detti appunto “SLEIGHT OF MOUTH”.

Sono modelli linguistici coi quali si gioca coi discorsi e con le parole,che mirano a cancellare, a trasformare o far vedere in un’altra ottica i punti di vista di una persona.

Questi sono alcuni esempi delle tecniche usate in PNL, se vuoi approfondire l’argomento ti consigliamo la lettura e la visione dei DVD nelle pagine di psicologia, comunicazione e ipnosi di GiochiDiMagia.

Ti ribadiamo sempre massima onestà negli intenti e nei fini per i quali usi queste tecniche e ti ricordiamo che se non sei onesto le tecniche non funzionano!

Fondamenti di una disciplina neurolinguistica

Fatta questa doverosa premessa andiamo ad esaminare i principi e le tecniche della PNL ,ogniuno poi in base alla propria sensibilità , esperienza e creatività potrà decidere se sfruttarli e quali sfruttare nella vita o applicati alla magia che sia prestigiazione o mentalismo.

Innanzitutto la parola “NEUROLINGUISTICA” è formata dalla parola “NEURO” che si riferisce al sistema nervoso e “LINGUISTICA” al linguaggio usato dalle persone per descrivere le esperienze,si capisce cosi come la PNL voglia intendere che variando la linguistica si possa produrre un cambiamento nella descrizione di un’esperienza che produrrà poi un cambiamento nella percezione dell’esperienza stessa da parte di un individuo.

La PNL sostiene con forza che qualsiasi individuo può ottenere i successi in diversi campi,osservando e imitando le persone di successo nel loro modo di pensare e di agire.

Questo processo viene denominato “MODELLAMENTO”

Per modellare un individuo di successo la PNL suggerisce di studiare il modo di pensare , il linguaggio con cui si esprime e la sua postura fisiologica.

Copiare in questa ottica un individuo di successo significa secondo la PNL modellarlo con la conseguenza di aumentare notevolmente i propri successi in quel determinato settore.

La PNL mette a disposizione diverse tecniche atte alla realizzazione di quanto sopra detto.

I due “inventori” della PNL furono John Grinder e Richard Bandler un matematico e un esperto in linguistica dell’università di Santa Cruz in california.

Prendendo spunto da elementi di psicologia e teorie già esistenti Bandler e Grinder cominciarono a studiare come modellare le persone che eccellevano in certi campi convinti che la realtà infondo “NON ESISTESSE” ma ogni individuo elabora tramite i 5 sensi la propria visione del mondo e che cambiando le convinzioni di un individuo si poteva quindi attuare un cambiamento comportamentale.

Ecco i 5 canali percettivi:

visivo – vista

uditivo – udito

cinestesico – tatto

olfattivo – olfatto

gustativo – gusto

 

Studiando tre terapisti di successo come Milton Erickson, Virginia Satir e Fritz Perls Bandler e Grinder analizzarono quali erano gli elementi, i modi di pensare, di porsi domande, e di comunicare che li distinguevano dalle persone comuni e che li rendevano cosi efficaci in ciò che facevano ,ossia li “MODELLARONO”.

Milton Erickson è considerato uno dei più importanti ipnotisti della storia , era uno psicologo e il suo modello di linguaggio era in grado di creare un leggero stato di trance ipnotica nei soggetti utile poi alla terapia.

Virginia Satir era una terapista della famiglia nota per aver introdotto un approccio comportamentale che prevede l’esistenza di cinque aree della personalità degli individui.

Fritz perls fu il fondatore della “GESTALT” terapia che invece di guardare il passato degli individui

sposta l’attenzione sul presente e sulla sua importanza al fine di operare cambiamenti.

Le tecniche di PNL mirano ad operare un cambiamento tra lo stato attuale di un individuo e lo stato realmente desiderato dall’individuo stesso.

Problemi e ostacoli che ci impediscono di realizzare i nostri desideri sono spesso derivati da programmi “comportamenti” inconsci ormai fissati nella nostra mente come convinzioni limitanti,le tecniche di PNL mirano ad aprire un varco verso l’inconscio per riprogrammarlo in modo favorevole all’ottenimento degli obiettivi prefissati.

Nell’inconscio sono contenuti i comportamenti, le motivazioni le convinzioni che ci spingono ad agire in una data maniera,da qui si comprende l’importanza di poter parlare con essa per operarvi un cambiamento efficace.

Con le tecniche di PNL si attuano i cambiamenti comportamentale desiderati che dapprima sono cambiamenti “consci” si è cioè coscienti che si sta usando una tecnica a tal scopo, poi in un secondo momento e dopo un po’ di tempo si comincia a padroneggiare il comportamento senza pensarci, ossia automaticamente,inconsciamente, è questa la fase finale ed efficace del processo.

Fondamentalmente l’approccio della PNL per ottenere successi si basa su una prassi che consiste nel chiedersi ciò che si desidera,ossia focalizzare l’attenzione sul punto di arrivo, sull’obiettivo finale,in modo preciso e accurato, non generico,cosi da aver chiaro esattamente ciò che si vuole.

Dopo di che bisogna agire, anche se i particolari del metodo con cui si vuole agire non son del tutto chiari, importante è che lo sia nei particolari l’obiettivo, poi le idee quando la mente è focalizzata sull’obiettivo arrivano durante il percorso, talvolta inaspettate.

Un’ altra caratteristica di cui tener conto è la flessibilità, s eun metodo non produce risultati essere pronti a tentare una nuova strada e poi un’altra ancora, perseguire con tenacia l’obiettivo.

In questo iter bisogna mantenere una spiccata consapevolezza al fine di calibrare il percorso e il metodo verso l’obiettivo desiderato.

Quindi durante il percorso è importante chiedersi se si stanno ottenendo risultati,se funzionano o se è necessario operare cambiamenti alla strategia.

Importante è anche dare per scontato che qualcosa accada, cioè presupporlo, questo atteggiamento si trasforma in una vera convinzione potenziante utile ad attuare il risultato perseguito.

 

Ciò che facciamo non è ciò che siamo

Nei libri di PNL di Bandler e Grinder viene espresso un concetto con la frase “LA MAPPA NON E’ IL TERRITORIO”, che stà ad indicare che ogni individuo ha una sua visione del mondo che non è necessariamente il “Territorio” vero e proprio, ossia la realtà del fatti.

Le nostre verità non son altro che il modo in cui percepiamo il mondo filtrato dai nostri 5 sensi e sulla base delle nostre esperienze.

La mappa essendo una percezione può essere modificata cosi da poter cambiare le nostre convinzioni limitanti ciò che vogliamo ottenere.

La PNL offre gli strumenti atti ad operare tale cambiamento.

La comunicazione acquista quindi un valore fondamentale nell’ottenere successo in quanto ogniuno percepisce la realtà in modo diverso, ossia ha una differente mappa del mondo,bisogna quindi rispettare le visioni di tutti e questo rispetto è alla basa di una riuscita ed efficace comunicazione.

Da tutto ciò ne deriva che le persone non fanno ciò che sono, il comportamento è un modo di agire derivato dalla visione del mondo cioè dalla mappa e non corrisponde a cio che una persona è.

Se vuoi approfondire il tema della comunicazione puoi trovare preziose informazioni qui:

Per la PNL non esistono persone che non han risorse per ottenere risultati nella vita ma solo persone

 

che non han imparato ad accedere al proprio bagaglio di risorse personali,quindi non aver risorse in realtà è un comportamento, non la realtà dei fatti,una mappa, non un territorio.

Le risorse interiori sono un valore inconscio perciò per accedervi bisogna imparare a comunicare con la mente emotiva ossia con il nostro subconscio o inconscio che dir si voglia.

Ogni azione ,ogni comportamento che mettiamo in atto viene da un bisogno inconscio che lavora sempre a vantaggio della persona quindi i suoi intenti sono sempre positivi,perciò anche dietro comportamenti negativi dobbiamo chiederci che cosa stava cercando di realizzare l’inconscio.

E’ impossibile non comunicare, noi comunichiamo tutti gli istanti della nostra vita con messaggi verbali e non verbali e quando comunichiamo con qualcuno otteniamo ciò che gli comunichiamo.

La comunicazione è un processo nel quale le parti in gioco scambiano messaggi e li interpretano reciprocamente.

 

La premessa per una comunicazione efficace

Per la PNL alla base di una riuscita comunicazione che riesca a convincere, persuadere e coinvolgere c’è lo stato di “RAPPORT” , senza di esso le tecniche di persuasione non funzionano.

Il RAPPORT si può definire come rapporto empatico, come una sorta di feeling, tra due persone le quali entrano in sintonia tra loro,a quel punto ciò che comunichiamo sarà efficace e credibile.

Per la PNL la flessibilità mentale è necessaria ad ottenere il rapport in quanto fondamentale è riuscire a comprendere e accettare le opinioni e punti di vista altrui per poi agire di conseguenza.

Il rapport è quindi una tecnica necessaria alla buona riuscita della comunicazione efficace.

In PNL viene data molta importanza al “COME” si fa qualche cosa, si attua un comportamento piuttosto che al “PERCHE’” in quanto il sapere il “come” ci da l’input per cambiare la modalità di azione, quindi la possibilità di attuare un cambiamento.

La PNL sostiene poi che la parola “PERCHE’” non sia ideale per affrontare un problema in quanto il chiedersi il perchè linguisticamente innesca il meccanismo psicologico di approfondire un problema, quindi l’ideale è chiedersi il “come” in modo da spostare l’attenzione su ciò che bisogna fare per cambiare schema di comportamento.

L’atteggiamento della curiosità porta a farsi domande su come una determinata persona agisca per ottenere certi risultati cosi con questo atteggiamento si posson sperimentare vari modi per trovare strategie efficaci.

La curiosità è una caratteristica dei bambini i quali infatti sono portati a sperimentare per imparare e lo fanno con un atteggiamento di assoluta apertura mentale.

La PNL non contempla i fallimenti, sono solo informazioni che ci dicono quanto si è vicini al nostro risultato finale, la PNL si concentra sul risultato e un fallimento non è altro che un’informazione che va interpretata nel senso di calibrare il tiro ed essere più precisi nella strategia adottata.

Convincersi di poter fallire genera solo sentimenti negativi che sono emozionalmente limitanti lo scopo da raggiungere.

Un errore che molte persone fanno è quello di essere convinti che si “deve” o “dovrebbe” fare qualcosa in un determinato modo, questa è una convinzione estremamente limitante in quanto va a limitare le possibilità di scelta.

Per la PNL ci son sempre altre scelte da fare in alternativa per raggiungere il risultato.

Il fatto di avere altre possibilità di uscita implica che ci si deve prendere le responsabilità dei propri errori ,prenderne coscienza e usare l’errore, che è sola informazione, per calibrare la strategia in modo più efficace.

L’atteggiamento che suggerisce la PNL è quello di chiedersi quali strategie posso cambiare per ottenere il risultato voluto, questo modo di pensare sposta l’attenzione della mente sul risultato finale cercato.

 

Come è stato detto, ogni individuo ha una sua mappa, ossia una sua rappresentazione interiore del mondo e un suo modo di comunicare con gli altri e con se stesso che si riflette nel linguaggio usato e nella fisiologia.

Ogni istante percepiamo miliaia di informazioni che immagazziniamo perlopiù in modo inconscio in quanto elaborarle razionalmente sarebbe impossibile.

Agendo su queste informazioni è possibile attuare cambiamenti.

Siamo ogni giorno bombardati da tantissime informazioni che percepiamo attraverso i 5 sensi ma per vivere abbiamo bisogno di filtrare tutte queste informazioni e operare una cernita.

Ci sono tre modalità con cui il cervello gestisce queste informazioni e lo fa CANCELLANDO,GENERALIZZANDO o DISTORCENDO l’informazione.

Sono operazioni attuate a livello inconscio, cosi diventate automatiche alleggeriscono il compito della mente razionale, sono cioè dei modelli automatici di comportamento acquisiti.

Queste modalità con cui opera il cervello possono dare dei vantaggi ma anche essere limitanti.

Ad esempio andando a vedere cosa è stato cancellato dalla mente di una persona e renderglielo visibile alla mente conscia, cioè razionalizzarlo può aiutarla ad attuare cambiamenti miliorativi la sua condizione,mentre invece una generalizzazione aiuta ad alleggerire la gestione di tante informazioni ma spesso può risultare limitante in quanto rende la mentalità rigida come nel caso in cui si ha un’esperienza negativa e la si generalizza ,a quel punto questo comportamento automatico fara si che si sia più prevenuti nei confronti di nuove possibilità.

In PNL si combatte la generalizzazione spostando l’attenzione della mente verso le eccezioni ,ossia crea un varco ,una possibilità dove prima non la si vedeva, o meglio non la si voleva vedere.

La distorsione è legata al lato artistico, alla creatività ed in questo senso è positiva, ma per contro può generare situazioni negative, come nel caso in cui una persona sente ciò che dicono altre persone su di lui non capendo bene e distorcendo cosi il quadro mentale fino a crearsi una falsa realtà negativa.

Tutti questi processi sono inconsci, automatici e generano convinzioni che diventano modelli radicati nella mente di un individuo che andrà ad usare quotidianamente.

Possiamo cominciare a scoprire l’uso delle cancellazioni, generalizzazioni e distorsioni da noi stessi, ascoltando il nostro linguaggio e quanto si usano i termini come sempre, mai, tutti dicono,la gente fa.

Riconosciuti questi modi poi possiamo porci domande specifiche per cercare di neutralizzarli.

 

Il potere dell’immaginazione creativa

In PNL sono importantissime le rappresentazioni mentali e il modo di crearle.

La PNL consiglia di rappresentare un desiderio nella mente nella formula “IO VOGLIO ANDARE LA” piuttosto che “ IO NON VOGLIO ANDARE QUA”,ossia senza usare la NEGAZIONE.

IL “NON” è infatti una particella grammaticale il cui significato non viene elaborato dal cervello,cosi venendo cancellato rimane il resto della frase.

Infatti se si dice ad una persona di NON pensare ad un gatto giallo che insegue un cane viola la rappresentazione mentale che viene immediatamente è proprio quella del gatto giallo che insegue il cane viola.

Quindi è importante come si pone l’obiettivo in quanto determina una rappresentazione mentale positiva o negativa a seconda del linguaggio che si usa.

 

Sistemi rappresentazionali

Le rappresentazioni mentali vengono costruite tramite i cinque sensi, vista,udito,olfatto,gusto e il cinestesico che comprende anche il lato emotivo.

 

Ogni individuo usa tutti questi sensi, ma per crearsi immagini mentali ne ha uno preferito, chiamato in PNL “SISTEMA PREFERENZIALE” .

Il sistema preferenziale che una persona usa si riflette sul linguaggio che usa per esprimersi.

Ciò significa che se si fa attenzione alle parole usate da una persona, se usa parole riferite alla vista, piuttosto che all’udito o altro,usando quelle stesse parole ed espressioni ci si può per cosi dire “sintonizzare” sul canale della persona e si avranno più probabilità di ottenere una comunicazione efficace.

Si è visto che le persone mentre immaginano hanno dei movimenti oculari diversi a seconda del sistema preferenziale che stan usando.

Lo schema seguente riassume i movimenti oculari in relazione al sistema preferenziale usato:

SISTEMA PREFERENZIALE (o RAPPRESENTAZIONALE) MOVIMENTI OCULARI
Visivo ,immaginando occhi in alto verso destra
Visivo ,ricordando occhi in alto verso sinistra
Visivo,pensando a più immagini sguardo fisso in avanti sfuocato
Uditivo,pensando suono futuro occhi verso destra
Uditivo,pensando suono passato occhi verso sinistra
Uditivo, parlare con se stessi occhi in basso verso sinistra
Cinestesico ,provare sensazioni passate occhi in basso verso destra

 

Le parole rappresentano il modo in cui vediamo il mondo

Le parole utilizzate nei diversi sistemi rappresentazionali comprendono avverbi, aggettivi e verbi e in PNL sono definite “predicati”.

Le persone utilizzano solitamente più predicati affini con il loro sistema rappresentazionale preferito.

Quando si comunica con una persona, individuando il suo sistema rappresentazionale e parlandogli con predicati coerenti con esso si riesce ad istaurare un rapport più efficace.

 

Predicati

Parole come , vedere, osservare, espressioni come , occhio e croce, ecc indicano chiaramente un sistema rappresentazionale visivo.

Parole come sentire, suonare, ed espressioni che ricordano il suono indicano invece un sistema rappresentazionale uditivo.

Il sistema cinestesico è indicato da parole come toccare, afferrare,colpire, ecc.

Il dialogo interiore detto anche uditivo/digitale è indicato da parole come percepire,pensare o concepire.

 

Caratteristiche dei vari sistemi rappresentazionali

Le persone che hanno come prevalente il sistema rappresentazionale visivo han una forte capacità di visualizzazione, pensano per immagini e quindi per essere efficaci con loro sarà opportuno mostrargli delle figure.

Il loro modo di parlare è solitamente veloce.

 

I cinestesici parlano in maniera più lenta riducono gli spazi interpersonali e talvolta toccano le persone vicine.

Gli uditivi amano ascoltare e spesso parlare al telefono perchè li concentra sull’ascolto.

Il sistema uditivo/digitale è più complesso ed è caratterizzato da diversi elementi degli altri sistemi.

 

Condizione emotiva e rappresentazione del mondo

Lo stato emotivo interiore in cui si trova una persona , determina la visione che la persona ha del mondo,in quanto nella sua mente sono state costruite immagini che diventano la realtà per l’individuo e ne determinano le sue convinzioni rispetto al mondo.

La PNL fornisce tecniche per intervenire e cambiare le immagini mentali al fine di ottenere un cambiamento della visione del mondo che si riflette poi in un cambiamento emotivo.

La tecnica principale con cui in PNL viene cambiato lo stato emotivo consiste nel visualizzare mentalmente una situazione in cui la persona si è sentita soddisfatta, felice, appagata, cercare di riviverla nei particolari, rivivere le emozioni e lo stato d’animo di quel momento e notare i cambiamenti del corpo, postura, ecc.

A stati emotivi differenti corrispondono atteggiamenti ,posture del corpo diverse.

La tecnica viene usata anche in senso inverso, ossia si modifica la postura per ottenere un cambiamento dello stato emotivo.

Poter gestire uno stato d’animo diventa importante in tante situazioni, come in una relazione, nel lavoro, nella vendita.

Un venditore allegro ed entusiasta del suo prodotto sarà molto più efficace, trasmetterà la sua euforia al cliente ed avrà molte più probabilità di concludere la vendita.

Ricordiamo sempre l’importanza di proporsi lo stato mentale ricercato nella forma:

“IO VOGLIO ESSERE RILASSATO” e non nella forma “IO NON VOGLIO ESSERE TESO”

La particella “NON” non viene elaborata dal cervello, cosi rimane impressa nella mente proprio la frase corrispondente allo stato che NON si vuole ottenere.

 

I filtri della realtà

Ogniuno di noi ha sicuramente sperimentato che la facilità di apprendimento miliora quando si è appassionati a ciò che si sta imparando.

In PNL si distinguono due modalità, lo stato “ASSOCIATO” caratterizzato da totale assorbimento del pensiero su ciò che si sta apprendendo ed accade quando qualcosa ci appassiona in maniera totale, e lo stato “DISSOCIATO” in cui il soggetto osserva una situazione ma non la vive realmente, non la “sente”.

Ogniuno dei due stati trova utilità in diverse situazioni a seconda di ciò che si vuole ottenere.

Per cambiare uno stato emotivo negativo di se stessi o di altre persone, la PNL suggerisce di agire in modo inaspettato al fine di distrarre la persona da tale stato.

Tutti gli espedienti che posson servire a distrarre l’attenzione, come chiedere un’informazione su qualcosa di non attinente, indicare di guardare qualche cosa, ecc son tutti buoni al fine di distrarre l’attenzione.

I filtri inconsci che ogni individuo ha e che sono formati da esperienze e convinzioni ormai radicate nella mente sono chiamati “METAPROGRAMMI” .

Si posson modificare i metaprogrammi al fine di miliorare ed ottenere risultati positivi.

 

Le convinzioni che abbiamo determinano il nostro modo di vedere il mondo, la nostra “VERITA’” che non è necessariamente la verità, bensi una nostra rappresentazione del mondo filtrata dalle nostre convinzioni.

Agire sulle convinzioni è importante in quanto certe convinzioni ci spingono a non cambiare, altre invece ad attuare cambiamenti che possono essere favorevoli al raggiungimento di risultati.

Può risultare utile soffermarsi a pensare quale sian le nostre convinzioni sul nostro lavoro, sulla nostra relazione e sull’amicizia e vedere in che modo ci limitano o ci aiutano ed in base a questo chiedersi cosa potrebbe cambiare in meglio se cambiassimo convinzioni.

Le convinzioni poi sono utili o meno a seconda del contesto , non esistono convinzioni miliori o peggiori in assoluto.

Una convinzione limitante può essere pericolosa infatti se la persona che ha la convinzione si trova in una situazione in cui è coinvolta tale convinzione, tenderà in modo inconscio di dimostrare a se stessa la veridicità della sua convinzione, un vero e proprio circolo vizioso!

 

I valori e le scelte

Le persone vivono la loro vita in conseguenza dei valori che hanno, quali famiglia, la salute, il benessere, ecc.

I valori sono dei veri e propri filtri che ci fanno agire in una determinata maniera, ossia fan in modo che abbiamo un comportamento invece che un altro.

Come le convinzioni, i valori vengono assorbiti dalla nostra mente fin da piccoli, passati dai nostri genitori e poi tramite esperienze personali.

I valori possono essere di due tipi, del tipo che ci motiva a fare un’azione per ottenere un risultato e del tipo che agisce in maniera esattamente opposta.

La PNL suggerisce che i valori sono filtri importanti che operano sulle nostre scelte e per operare scelte vincenti bisogna formulare gli obiettivi in forma positiva, ossia senza la parola “NON” in quanto la frase per es. “NON VOGLIO ESSERE GRASSO” crea nell’inconscio un’immagine mentale di obesità, per cui bisogna formulare la frase nel modo “ VOGLIO ESSERE MAGRO”.

Le due modalità corrispondono al “VIA DA” e “VERSO” l’obiettivo desiderato.

La PNL suggerisce che la seconda è quella efficace.

 

Ricordi

I ricordi sono definibili come la memorizzazione di un evento, o meglio della percezione di un evento.

Ogni persona quindi a parità di evento vissuto lo percepirà a causa dei suoi filtri in modo diverso e quindi lo ricorderà diversamente.

Anche i ricordi sono filtri, come le convinzioni e i valori e ci fan agire in un modo rispetto ad un altro.

Il modo filtrato in cui agiamo a causa del ricordo è dovuto all’immagine mentale lasciata dal ricordo stesso.

 

Spesso si instaurano veri e propri blocchi comportamentali dovuti a ricordi, la PNL offre tecniche per rimuovere tali blocchi inconsci.

 

Metaprogrammi

Il comportamento delle persone è influenzato da filtri inconsci detti METAPROGRAMMI.

Per scoprire i nostri metaprogrammi dobbiamo chiederci per esempio se vogliamo smettere un lavoro per non far più quello o per farne un altro, (MODELLO “VIA DA” “VERSO”),possiamo chiederci le motivazioni per cui vogliam fare qualcosa per scoprire se c’è abbastanza entusiasmo e motivazione a farlo.

Un altro dato importante da scoprire è se si è attivi quando si vuole realizzare un progetto, ossia si parte senza pensare troppo o se si è riflessivi e si van a valutare col dovuto tempo tutti i particolari nel dettaglio o se si è un mix di entrambi.

Altre modalità che possiam valutare son per esempio se quando realizziamo un progetto abbiam bisogno di sentirci dare un’opinione o se sentiam da soli di aver fatto un buon lavoro oppure se mentre osserviamo siamo più portati a notare le differenze o le somiglianze.

Le persone più predisposte a notare somiglianze, tendono ad “UNIRE” per esempio nel lavoro,solitamente cambiano un lavoro prima di 5 anni e amano avere gli stessi amici e a far meno cambiamenti possibili almeno nel breve tempo.

Le persone che notano più le differenze tendono a variare di più , nell’esempio del lavoro solitamente sentono il bisogno di cambiare dopo poco più di un anno.

Una sfumatura di questo concetto è anche data da come si pensa, se per insiemi totali o per particolari o dettagli o criteri.

Alcuni individui si muovono meglio dal quadro generale al dettaglio, alcuni dal dettaglio all’insieme.

La PNL sostiene che un atteggiamento elastico nei confronti di questi aspetti e modalità sia la strategia vincente per ottenere i risultati miliori nel lavoro, nelle relazioni,nella vita in generale.

 

La forza delle nostre convinzioni

Le persone hanno bisogno di diversi stimoli per essere convinte.

Alcune persone si convincono al primo stimolo, cioè una cosa detta, fatta , ecc, altre han bisogno di ripetuti stimoli per convincersi.

Notare che le pubblicità servono proprio a ripetere assiduamente un’informazione, vera o falsa che sia,in quanto se ripetuta più volte in breve tempo avrà molte più possibilità di passare per vera.

 

Approccio alla vita

Al fine di avere più informazioni sul nostro approccio alla vita e quello degli altri è utile anche analizzare quanto ci si lascia prendere dalle emozioni e quant’è la difficoltà a dissociarsene,se si vive alla giornata senza preoccuparsi delle ore e dei minuti o se si è dei programmatori degli eventi nei dettagli, (la PNL definisce i primi “INDIVIDUI NEL TEMPO” e i secondi “INDIVIDUI ATTRAVERSO IL TEMPO”),oppure se tra i propri interessi al primo posto ci sono le persone, piuttosto che le cose, il lavoro ,le attività o i luoghi.

Un’altro indizio importante è se ci si concentra più su se stessi o sugli altri, per esempio queste attitudini influiscono nel lavoro, lavoro di squadra, imprenditoriale, ecc.

Altra informazione importante riguarda il modo in cui si prendono decisioni, ossia ciò che occorre in termini di ciò che dobbiam sentire detto, dobbiam vedere fatto,letto, ecc prima di operare una decisione.

 

Relazioni

Abbiamo visto che ogni individuo ha una rappresentazione mentale del mondo e della vita diversa,lo strumento che ci consente di entrare in sintonia di volta in volta con persone diverse è il

“RAPPORT”.

Due persone che si vedono per la prima volta iniziano subito uno scambio informazionale comunicativo su due livelli, uno parlato e l’altro non verbale.

Ricordiamo che ciò che non viene detto è ugualmente informazione e la gestualità, i modi di fare,di porsi altrettanto.

Come quantità sono sicuramente infinite di più le informazioni trasmesse a livello non verbale.

La stessa frase, per esempio “SPOSTATI”, detta con toni differenti implica significati completamente differenti.

La parola da sola è solamente informazione, il tono è una comunicazione dentro alla comunicazione

 

e le fa acquisire un significato specifico che puù andare dall’ironico, all’ordine , ecc.

Qui di seguito uno schema riassuntivo indicativo delle percentuali di importanza dei vari tipi di comunicazione, ossia di quanto si comunica in ogni modo, verbale e non verbale.

 

INFORMAZIONE VERBALE (PAROLA) circa 7%
ossia il CONTENUTO

 

TIMBRO, TONO E VOLUME VOCALE circa 38%

POSTURA, ESPRESSIONI, GESTI circa 55%

 

Rapport

E’ capitato a tutti di conoscere una persona per la prima volta e nel giro di pochi istanti provare simpatia o antipatia e senza sapere perchè.

Statisticamente le persone sono attratte e provano simpatia per persone con interessi simili, ma ci sono certe persone che sembrano avere un carisma innato che le fa piacere a un numero elevato di persone anche senza avere necessariamente interessi e passioni in comune.

Il valore aggiunto che rende possibile ciò è la capacità innata di queste persone di entrare in rapport con le altre,la PNL offre tecniche che servono a tale scopo e possono essere imparate.

Due persone in rapport sono come su una “STESSA FREQUENZA” comunicativa, le persone in rapport si sentono bene mentre comunicano, si sentono comprese e tranquille e cosi son a loro volta meglio disposte verso il loro interlocutore.

Il rapport si costruisce usando a dovere proprio gli elementi esposti nello schema qui sopra, ossia le parole, il tono, il ritmo della voce e la postura.

Tutti questi elementi se osservati attentamente ci dan informazioni di ciò che un individuo pensa di noi, e a loro volta li possiamo usare per comunicare efficacemente ed entrare in RAPPORT.

 

Osservare attentamente il soggetto con cui stiamo comunicando

Quando si sta comunicando con una persona è opportuno osservare i cambiamenti che si verificano nel nostro interlocutore,questo procedimento di osservazione è chiamato in pnl “CALIBRAZIONE”.

Sostanzialmente si osservano le piccole variazioni nella voce , nella postura e nel comportamento del soggetto, questo processo viene chiamato “calibrare”.

La velocità con cui parla una persona, con cui respira,se ha la muscolatura rilassata o sembra tesa, possono darci importanti indizi di come la persona sta vivendo una discussione o una situazione.

In base a ciò che osservate potete cominciare a lavorare per creare il RAPPORT.

Se notate le coppie di fidanzati o di persone che sono in rapport tra loro noterete che sono sulla “stessa frequenza”,parlano allo stesso ritmo, gesticolano in maniera molto simile, usano le stesse espressioni ,parole e modi di dire.

Se si vuole entrare in RAPPORT con qualcuno bisogna “imitarlo” in maniera sottile, senza che se ne accorga, ciò risulterebbe sgradevole e controproducente.

Per entrare in rapport cercate di respirare in maniera sincrona con il vostro interlocutore,usare una postura simile alla sua, un tono di voce simile, tutto fatto con discrezione.

 

Se una persona usa certe espressioni o modi di dire, significa che per lei sono importanti e esemplificative di ciò che vuole esprimere, usando questi modelli linguistici entrerete in empatia con lei.

In PNL la creazione del rapport viene definita come ricalco e guida, infatti letteralmente si “RICALCA” il modo di dire , fare e comportarsi di un soggetto e lo si guida nella direzione voluta,che solitamente è un diverso stato emotivo rispetto al precedente.

Per creare rapport con una persona in una situazione difficile, per esempio perchè ha ritenuto di aver subito un’ingiustizia sul lavoro, bisogna prima fargli sentire che lo si comprende,entrando cosi in rapport ricalcando il suo stato emotivo, e solo dopo guidandolo in un nuovo stato emotivo, per esempio di fiducia e consapevolezza delle proprie capacità.

Il rapport se si desidera può essere interrotto con gesti non verbali di chiusura, guardando da un’altra parte, allontanandosi un po’ dall’interlocutore per esempio.

Questa azione in PNL è definita “MISMATCHING”.

Quando si sta comunicando con una persona è opportuno osservare i cambiamenti che si verificano nel nostro interlocutore,questo procedimento di osservazione è chiamato in pnl “CALIBRAZIONE”.

Sostanzialmente si osservano le piccole variazioni nella voce , nella postura e nel comportamento del soggetto, questo processo viene chiamato “calibrare”.

La velocità con cui parla una persona, con cui respira,se ha la muscolatura rilassata o sembra tesa, possono darci importanti indizi di come la persona sta vivendo una discussione o una situazione.

In base a ciò che osservate potete cominciare a lavorare per creare il RAPPORT.

Se notate le coppie di fidanzati o di persone che sono in rapport tra loro noterete che sono sulla “stessa frequenza”,parlano allo stesso ritmo, gesticolano in maniera molto simile, usano le stesse espressioni ,parole e modi di dire.

Se si vuole entrare in RAPPORT con qualcuno bisogna “imitarlo” in maniera sottile, senza che se ne accorga, ciò risulterebbe sgradevole e controproducente.

Per entrare in rapport cercate di respirare in maniera sincrona con il vostro interlocutore,usare una postura simile alla sua, un tono di voce simile, tutto fatto con discrezione.

 

Se una persona usa certe espressioni o modi di dire, significa che per lei sono importanti e esemplificative di ciò che vuole esprimere, usando questi modelli linguistici entrerete in empatia con lei.

In PNL la creazione del rapport viene definita come ricalco e guida, infatti letteralmente si “RICALCA” il modo di dire , fare e comportarsi di un soggetto e lo si guida nella direzione voluta,che solitamente è un diverso stato emotivo rispetto al precedente.

Per creare rapport con una persona in una situazione difficile, per esempio perchè ha ritenuto di aver subito un’ingiustizia sul lavoro, bisogna prima fargli sentire che lo si comprende,entrando cosi in rapport ricalcando il suo stato emotivo, e solo dopo guidandolo in un nuovo stato emotivo, per esempio di fiducia e consapevolezza delle proprie capacità.

Il rapport se si desidera può essere interrotto con gesti non verbali di chiusura, guardando da un’altra parte, allontanandosi un po’ dall’interlocutore per esempio.

Questa azione in PNL è definita “MISMATCHING”.

 

Caratteristiche delle persone che raggiungono obiettivi

Le persone che ottengono successi strepitosi hanno la caratteristica di focalizzare la loro attenzione sul risultato finale,provano una grande motivazione e compiono azioni che portano nella direzione del risultato.

Per questo è molto importante chiedersi si si hanno obiettivi, se si sono già raggiunti i risultati desiderati nel lavoro e nella propria relazione , nelle amicizie e nella vita personale.

E’ importante che gli obiettivi rispetto questi temi siano il più chiari possibile!

Il processo che porta al risultato parte dal forte desiderio di ottenerlo, si innesca cosi un meccanismo mentale che focalizza l’attenzione sul risultato e la distoglie dagli insuccessi portanto diritti verso la meta ambita tramite azioni pratiche specifiche .

Quando ci si fan domande al fine di capire cosa ci impedisce di ottenere risultati è poi importante studiare quali sono le nostre convinzioni in merito perchè cambiando alcune di queste apriremo un varco verso il successo desiderato.

La PNL ha studiato le persone di successo e ha scoperto che tali persone sono unite da un filo conduttore, ossia la capacità di visualizzare obiettivi in modo da ottenere un atteggiamento motivante che li focalizza verso la realizzazione del successo riuscendo a superare tutti gli ostacoli che si presentano.

 

In PNL son stati anche fatti studi sulle persone che si pongono obiettivi e li scrivono addirittura.

Si è visto che statisticamente chi si pone obiettivi ben definiti e addirittura li scrive, quindi in qualche modo li fissa in modo più forte, dopo alcuni anni occupa posizioni di potere , sociali ed economiche più importanti rispetto alle persone che non avevano scritto o addirittura messo in chiaro gli obiettivi.

Quando credete che un vostro progetto possa essere realizzabile, dovete fissarlo come obiettivo, mettere in atto azioni volte verso di esso e perseverare per ottenere ciò che volete.

Quando pensate come sbloccare una situazione per andare avanti verso il vostro obiettivo, la PNL consiglia di pensare verso il risultato e non verso il problema in quanto focalizzando il pensiero verso l’obiettivo si innescano nella mente domande che ci indirizzano all’obiettivo desiderato, mentre focalizzando l’attenzione sul problema si innescano domande che ci legano al problema.

 

L’efficacia di sapere cosa si vuole ottenere

Come abbiamo visto gli obiettivi per essere raggiunti devono essere formulati in una determinata maniera che ne determina l’efficacia.

Per formulare un obiettivo bisogna pensarlo con un modello linguistico positivo,bisogna viverlo, sentirlo come sarà una volta raggiunto,bisogna pensarlo nei particolari, di luogo e di tempo, bisogna chiedersi se si han le capacità per realizzare ciò che si vuole e formarsi di conseguenza.

Insomma bisogna farsene una immagine mentale VIVIDA, VIVA! Un sogno ad occhi aperti, deve essere REALE, solo cosi avrete la motivazione che vi farà superare i problemi che incontrerete per strada.

Possiamo aiutare gli altri a raggiungere gli obiettivi, facendo attenzione ai punti appena citati e alle parole usate nel linguaggio di chi parla con noi, esse han un significato emotivo, ad ogni parola usata in un contesto è legato un problema, un sogno, un desiderio, con gli strumenti della PNL si può agire sul linguaggio per cambiare la percezione del mondo e le convinzioni.

Un altra tecnica usata in PNL è pensare ai propri obiettivi al presente, ossia dare per scontato che si siano realizzati, in questo modo il cervello lavora come se ciò che è pensato sia già reale e si innesca un meccanismo altamente motivazionale.

Alla luce di quanto sopra menzionato aggiungiamo che in PNL vi è il concetto di CONGRUENZA, in PNL è congruente chi ambisce qualcosa con tutto se stesso, mente e corpo.

Fondamentalmente gli obiettivi perseguibili da una persona si dividono in :

-ESSERE

-FARE

 

-AVERE

Il punto fondamentale della questione di ottenere obiettivi sta nel fatto che l’attenzione, il pensiero focalizzato totalmente su un obiettivo fa si che la mente diventi estremamente creativa e che il nostro inconscio cominci a cercare tanti modi , soluzioni e strategie per raggiungere l’obiettivo.

L’insieme di pensieri, visualizzazioni particolareggiate, attenzione focalizzata su un obiettivo, prende il nome in PNL di “RIPASSO MENTALE”.

 

Metodologia efficace

Il guru della PNL ROBERT DILTS ha formulato un metodo che usa il pensiero creativo , modellandolo dall’imprenditore WALT DISNEY, uomo d’affari visionario, creativo ma anche critico e realista allo stesso tempo.

Ed è proprio la flessibilità mentale la dote più importante perchè ci fa attingere da un armamentario di varie risorse e di diverso tipo.

Avere tutti questi modi di pensare è fondamentale in quanto è come se ci fossero in noi più persone che collaborano all’unisono per uno stesso scopo ed uniscono le forze e le diverse competenze per ottimizzare la scalata al successo.

Quando formulate un obiettivo lasciate fantasticare la parte sognatrice di voi senza restrizioni, sognate e vivete gli obiettivi come già raggiunti, assaporatene i privilegi,poi chiedete al vostro “IO” realista quanto si concretamente possibile realizzare questo progetto, analizzate le capacità, le risorse economiche e personali, ecc e infine chiedete al vostro “IO” critico informazioni su eventuali aspetti , sia positivi che negativi nei quali ci troveremo a progetto realizzato.

 

Modelli usati in programmazione neurolinguistica

In PNL per attuare dei cambiamenti dobbiamo cominciare a cambiare il linguaggio con cui ci esprimiamo.

L’uso del METAMODELLO ci aiuta a capire perchè usiamo certe parole per esprimerci e il MILTON MODEL sarà lo strumento ideale per attuare il cambiamento desiderato tramite l’inconscio.

Il linguaggio che usiamo quando parliamo con noi stessi, cioè il dialogo interiore e con gli altri è sinonimo del nostro modo di pensare, quindi per attuare un cambiamento è indispensabile capire che cosa inconsciamente ci fa parlare in un certo modo ossia vedere le cose in una determinata maniera.

Le domande da porci e da porre ad una persona ,se si vuole aiutarla a realizzare un cambiamento devono essere domande che vanno al nocciolo del problema, offrano possibilità di scelta alternative,siano appetibili e offrano differenze sostanziali rispetto alla situazione di partenza e siano funzionali nell’aiutare la persona a realizzare il proprio obiettivo.

Tramite domande poste in questa maniera si posson raccogliere nuove informazioni, evocare stati emotivi,inquadrare gli obiettivi desiderati e studiare le strategie per realizzarli.

Queste domande rompono la scorza esterna e penetrano nel profondo del pensiero per definire che sta succedendo in profondità ,ossia ciò che è stato filtrato tramite la cancellazione, la distorsione e la generalizzazione di una esperienza.

In PNL la domanda “PERCHE’ ?” viene evitata in quanto fa concentrare sulle colpe piuttosto che sulla realizzazione dei cambiamenti.

 

La domanda “CHE COSA ?” invece da specificità quindi indirizza verso l’obiettivo.

Es: Che cosa vuoi fare? , Cosa pensi di poter cambiare per ? Per quale ragione?

La domanda “CHI ?” è specifica quanto il “CHE COSA ?” ma è riferita alle persone, ad esempio quelle che condividono un progetto con noi.

Chiedersi “COME ?” definisce il modo in cui si opera per realizzare il progetto.

“DOVE ?” inquadra il contesto, la situazione in cui si vuole realizzare l’obiettivo.

“QUANDO ?” da specificità temporale ossia inquandra il momento in cui si vuole realizzare l’obiettivo prefissato.

 

L’efficacia di un modello linguistico

I fondatori della PNL Bandler e Grinder han analizzato alcuni terapeuti particolarmente bravi mentre facevano terapia e videro che usavano fare domande che servivano ad aprirsi un varco nei problemi dei loro pazienti.

Ne ricavarono un modello che prende in PNL il nome di “METAMODELLO”.

Le domande presenti nel metamodello sono specifiche e danno l’opportunità al terapeuta di capire che cosa la generalizzazione, la distorsione e la cancellazione hanno operato in un esperienza di un paziente.

La risultante di questo “filtraggio” crea il comportamento di un soggetto.

Quando si ascolta una persona parlare e questa usa un linguaggio aspecifico col metamodello si possono fare alcune domande come : “IN CHE MODO ?”,”CHI TI HA FATTO STARE MALE?” “SEI PIU BASSO DI CHI ?”.

Queste domande tendono a specificare particolari che una persona ha in qualche maniera distorto, cancellato o generalizzato, in questo caso il suo linguaggio è generico, non da termini di paragone specifici e non indica le cause oggettive delle proprie convinzioni.

Le parole :” sempre, mai, tutti, nessuno,qualunque” sono parole dette “QUANTIFICATORI UNIVERSALI” e sono altamente generici.

Esistono anche operatori detti “MODALI” come “NON RIESCO, DEVO FARLO” che sono nella categoria della possibilità e della necessità,anche l’uso di questo linguaggio è limitante e il metamodello risponde con la domanda :”Ci sono mai riuscito ?”.

In questo modo l’attenzione viene già spostata verso una possibile soluzione del problema, il soggetto si orienta verso azioni atte a raggiungere l’obiettivo.

In PNL la situazione in cui una persona da per scontato di sapere cosa pensa un’altra viene detta “LETTURA DELLA MENTE”.

In questo caso le distorsioni di chi ha tale presunzione vengono imposte spesso in maniera dannosa per la comunicazione.

 

Se per esempio si da per scontato che “Non gli piace il mio progetto” il metamodello ci aiuta con domande come :”Come so che non gli interessa il mio progetto?”.

Si tratta di sviscerare nei particolari la situazione al fine di capire esattamente il pensiero dell’altra persona.

Esiste anche la situazione inversa della LETTURA DELLA MENTE, in cui una persona da per scontato che l’altra sappia cosa sta pensando o provando e da ciò ne ricava delle aspettative.

Lo scopo delle domande del metamodello è quello di far dare risposte che inducano l’altra persona a portare prove concrete di ciò che asserisce.

Tutto ciò che viene espresso in modo generale,può essere sottoposto alle domande del metamodello che ne vanno a ricavare i particolari.

Nelle situazioni di CAUSA – EFFETTO, dove si da per scontato che un’azione possa solo dare un effetto, ci si può sentire frustrati per la mancanza di scelte e di alternative.

Col metamodello bisogna cercare l’eccezione alla regola che è la via d’ùscita per questo inconveniente, infatti se scopriamo che anche solo una volta abbiamo avuto un’alternativa possiamo lecitamente sostenere che potremmo averne altre.

Un altro elemento che può limitare è la “PRESUPPOSIZIONE”.

Presupporre qualcosa , darlo per scontato può essere limitante se la presupposizione è negativa, per esempio “Penso che il nuovo direttore sarà antipatico come l’altro”.

Il metamodello ci aiuta chiedendoci in che maniera il vecchio direttore era antipatico, cosa faceva per esserlo?.

Per riassumere, il metamodello si dirige dalla generalità di un evento , di una situazione, al particolare.

 

Uso della linguistica per creare generalità e ambiguità

Il “Milton Model” è un modello linguistico che prende il nome da colui che lo utilizzò in ipnoterapia cioè l’ipnoterapeuta Milton Erickson.

Il tipo di linguaggio usato nel Milton Model è un linguaggio di tipo vago e generico col quale si riesce a comunicare con la mente inconscia di una persona.

É basato sulla generalizzazione, sull’ambiguità linguistica, è il contrario del metamodello.

Il Milton Model tramite un linguaggio indiretto suggerisce comportamenti e idee che focalizzano l’attenzione del soggetto all’interno di se stesso alla ricerca di risorse inconsce che lo possono aiutare a mettere in atto cambiamenti desiderati.

Il Milton Model genera una leggera trance ipnotica distraendo la mente razionale e lasciando la mente inconscia libera di ascoltare le parole dell’ipnotista e di realizzare i suoi suggerimenti.

Tutto il linguaggio nel Milton Model è vago e generico, è il soggetto stesso che è indotto a dare un significato alle generalizzazioni andando cosi ad attingere dalle proprie risorse inconsce.

 

La leggera trance ipnotica indotta dall’uso del Milton Model è uno stato di rilassamento profondo che permette di comunicare con l’inconscio e può essere autoindotta o procurata da un’altra persona .

La trance ipnotica viene sperimentata da tutte le persone ogni giorno più volte al giorno, è una trance naturale, è quello stato in cui si è completamente assorbiti da un pensiero da dimenticare tutto il resto, si rimane presi, coinvolti , imbambolati in un’unica idea, sognati con gli occhi aperti la bocca socchiusa e lo sguardo sfuocato e la percezione del tempo viene distorta.

Si sperimenta la trance ipnotica anche in caso di un trauma, uno shock,infatti si può in questi casi rimanere paralizzati e non capire che succede, è una forma di trance anche questa.

Nell’ipnosi classica l’ipnotista è autoritario nel dare i comandi, invece Erickson ha introdotto un linguaggio ipnotico permissivo e indiretto, dove il soggetto non si sente costretto a far nulla , cosi aumenta l’efficacia dell’induzione ipnotica perchè diminuiscono le resistenze da parte dei soggetti.

Il linguaggio ipnotico di Erickson era ricco di metafore e racconti ed aveva una forte connotazione evocativa.

 

Le parole usate per indurre la trance

Il modello linguistico usato da Erickson è in grado di condurre una persona in una leggera trance,solitamente la si definisce uno stato di coscienza alterato, ma forse in realtà sarebbe più giusto dire stato di coscienza alternativo.

In questo stato la persona può cercare tra le sue risorse inconsce e sfruttarle per ottenere i cambiamenti desiderati.

E’ importante mentre si usano le parole del Milton Model vedere l’effetto che producono sulla persona osservandola e scrutando i segni della trance ipnotica.

Come abbiamo detto la linguistica del Milton Model è basata sulla generalità e sulla aspecificità,caratteristiche che fan si che sia la mente inconscia a dare significato alle parole dell’ipnotista.

Le frasi nel Milton Model sono formulate senza mettere i comparativi,le referenze , i quantificatori , usando le presupposizioni e le nominalizzazioni.

Ne deriva un modello ambiguo, generale, dal significato dubbio che fa si che il soggetto avvii una ricerca interiore per dar significato a tali parole.

 

Tecnica di induzione della trance

 

Il metodo per portare una persona in una leggera trance ipnotica consiste in primo luogo nel ricalcare l’esperienza che sta vivendo la persona in quel momento descrivendolo nei particolari in quanto questi sono qualcosa di incontestabilmente vero (CAMPO AFFERMATIVO).

In questo modo si istaura ciò di più importante al fine dell’induzione, il RAPPORT.

MODELLO LINGUISTICO: Ti sei appena seduto e stai ascoltando le mie parole (Ricalco dell’esperienza reale) e mentre mi ascolti ,puoi (Verbo permissivo) cominciare a rilassarti piacevolmente (Guidare il soggetto verso l’azione voluta).

Bisogna ricordare assolutamente di parlare in modo generico e ambiguo per favorire la distrazione della mente razionale e far emergere quella inconscia.

Importante osservare costantemente il soggetto (CALIBRARE) e attuare i cambiamenti necessari per sintonizzarsi con lui e mantenere il rapport.

 

Le tecniche di Milton Herickson per approfondire la trance

Bandler e Grinder modellarono Milton erickson e ne ricavarono modelli linguistici efficaci nell’approfondimento della trance ipnotica.

Uno di questi schemi è detto “DOPPIO LEGAME” è una illusione di alternative con presupposizione.

Un esempio chiarirà meglio.

Se una madre dice al figlio capriccioso, “preferisci mangiare la verdura ora o più tardi?”

Si verifica qui una illusione di alternative,una finta scelta in quanto si da per scontato ossia si presuppone che il bambino in ogni caso mangi la verdura come desiderato dalla mamma.

Si possono inoltre formulare delle domande con comandi nascosti.

Questi comandi sono sottolineati col tono di voce, il ritmo, le pause,la velocità di eloquio e in questo modo sono resi evidenti e percepibili dalla mente inconscia che non avendo potere razionale li accetterà come comandi.

Per essere più permissivi nell’induzione e alleggerire le resistenze si possono fare affermazioni sottoforma di citazioni dicendo per esempio:

Conosco un giornalista molto bravo che lavora per un noto quotidiano e mi ha detto che scrivere un articolo di quel tipo è una cosa semplice.

Qui possiamo trovare alcuni elementi, e più precisamente l’autorità della fonte che da prestigio al messaggio (il noto giornalista) e il fatto che il nostro messaggio venga citato da un altra persona tra l’altro molto credibile,rallenta molto le resistenze.

 

Quando si parla all’inconscio si può sfruttare il fatto che esso ama le storie, i racconti, e in questi ci possiamo sbizzarrire dando significati emotivi provare sentimenti ad un animale o ad una cosa.

L’uso di un linguaggio ambiguo e aspecifico è un altro schema per distrarre la mente conscia.

Si può giocare con l’aspetto fonetico dell’ambiguità, cioè con parole che pronunciate sono uguali o simili ma possono aver significati diversi.

Un altro tipo di ambiguità è quella di tipo sintattico, dalla frase enunciata non è chiaro il soggetto a cui è riferito il verbo.

Anche con la punteggiature si possono creare ambiguità molto forti per esempio la frase:

“LO SO CHE SPESSO E’ DOLOROSO ESSERE INNAMORATI DI ME PUOI FIDARTI CIECAMENTE”

La frase senza punteggiatura è molto ambigua e può passare il comando “INNAMORATI DI ME”

Tra l’altro c’è un’altra ambiguità che è giocata sul fatto che INNAMORATI assume un riferimento diverso a seconda di dove viene messo l’accento.

 

Operare cambiamenti ai punti di vista

Operando cambiamenti nel modo di percepire un evento, una situazione, si possono ottenere notevoli cambiamenti nella nostra vita.

La PNL offre le tecniche necessarie a raggiungere tale scopo partendo dal presupposto che ogni individuo possiede le risorse interiori che servono a tal fine.

 

Chunking

Le persone approcciano diverse situazioni in modi diversi, chi parte dal generale per andare al dettaglio chi viceversa guarda prima il dettaglio per poi andare al generale.

La discrepanza di questi modi di vedere e approcciare una situazione crea dei problemi cominicativi tra le persone.

La tecnica del chunking consiste nell’allinearsi alla modalità di gestione dell’altra persona in modo da comunicare allo stesso livello.

Il chunking viene chiamato in PNL, UP o DOWN a seconda della modalità che sia da generale a particolare o viceversa.

CHUNKING UP DA DETTAGLIO A GENERALE

CHUNKING DOWN DA GENERALE A DETTAGLIO

 

Esiste anche il CHUNKINK SIDEWAYS (LATERALE) che si attua facendo per esempio una domanda che richiede un’alternativa, un altro esempio che dimostri i fatti affermati.

Per applicare efficacemente il chunking è fondamentale chiedersi le motivazioni del nostro agire, per esempio che cosa otterremmo se realizzassimo i nostri obiettivi.

Le persone rispetto a una situazione ,un dialogo, una discussione, possono percepirla in modi diversi e a volte vederla solo dal proprio punto di vista, a volte andare in contro ai punti di vista altrui e a volte esserne completamente distaccate.

In PNL si considera importante avere una visuale flessibile in quanto quando si comunica con gli altri non è necessario avere la stessa idea e condividerla, è più importante sapersi calare nel ruolo degli altri per vedere la situazione con i loro occhi.

La PNL sostiene che non esiste il “giusto” o “corretto” in quanto la visione che abbiamo della realtà

è fatta tramite molti filtri di cui abbiam parlato in precedenza, quindi l’”oggettivo” in senso assoluto non c’è, c’è solo una serie di punti di vista, di percezioni diverse da parte di ogniuno di noi.

La filosofia della PNL è quella ,ove ci siano posizioni percettive differenti,di raggiungere il milior accordo possibile compatibilmente con la differenza di opinioni in atto.

Per allenarsi a capire le posizioni percettive si può analizzare il proprio punto di vista, per poi mettersi nei panni dell’altro e chiedersi cosa prova,che prove ha per sostenere una cosa piuttosto che un’altra, cosa vuole ottenere, ecc ,poi ci si può immedesimare in una figura esterna ad entrambi e cercare di vedere cosa questa terza persona penserebbe del dialogo tra i due.

Finito questo giro in immedesimazioni in diversi punti di vista si può tornare al nostro e tener conto di cosa si ha imparato dal punto di vista degli altri.

Facendo correttamente questo procedimento molte volte si noterà che si sono aperte nuove possibilità che prima non avevamo valutato.

 

La tecnica del metaspecchio

Uno dei moderni esponenti della pnl è Robert Dilts che ha sviluppato una tecnica chiamata METASPECCHIO che è nata a partire dalle posizioni percettive ed aggiunge una quarta posizione alle altre tre per osservare il punto di vista di una persona.

La tecnica si può applicare in maniera mentale o addirittura fisica, cioè spostandosi fisicamente di posizione in posizione.

La considerazione che stà alla base di questa idea di Dilts è che le persone ci trattano in un modo che è un riflesso di come noi vediamo noi stessi e di come ci comportiamo nei nostri stessi confronti.

Quando si sta comunicando con una persona e non si è riusciti a trovare un accordo si può provare a immaginare come la persona reagirà alla prossima cosa che gli comunicheremo.

Per applicare il METASPECCHIO si può procedere in questo modo:

Per prima cosa dalla nostra posizione percettiva ci si chiede cosa si pensa e cosa si prova riguardo la comunicazione in atto.

 

Poi si va ad immedesimarsi nella posizione del nostro interlocutore, chiedendoci cosa invece pensa e sente lui, come i suoi occhi vedono la situazione, può aiutare anche assumere l’atteggiamento corporeo del nostro interlocutore.

La terza fase, il terzo punto di vista consiste nel mettersi nei panni di un ipotetico osservatore esterno e vedere cosa appare ai suoi occhi e come appare l’interazione in atto.

La quarta posizione andrà in maniera simile alla tre , cioè come un osservatore esterno, a studiare le relazioni tra la prima posizione (se stessi) e la terza (osservatore esterno) e tra la seconda (nostro interlocutore) e la terza (osservatore esterno).

Si procede poi col ritornare in ogni posizione percettiva portandosi con se il bagaglio di ciò che si è imparato nelle altre posizioni, cioè nuove risorse da integrare per rendere più efficace la comunicazione e trovare un punto di accordo favorevole ad entrambi.

Si ritorna finalmente a se stessi, alla propria posizione percettiva e si pensa ad una situazione futura in cui le nuove risorse ci potranno aiutare ed essere utili.

 

Una tecnica per cambiare il modo di vedere un’esperienza

In PNL non esiste il meglio o peggio, il bene o male, è il contesto che da significato all’esperienza.

Il fatto che nevichi non è ne bene ne male, o meglio è questione di percezione e contesto, ossia farà piacere al proprietario di un negozio che vende articoli per la neve e farà meno piacere ad un autista costretto a lavorare in condizioni meteo difficili.

Quindi cambiando il contesto dell’esperienza si può di conseguenza cambiarne il significato attribuito.

Questo concetto può essere applicato anche ai sentimenti e alle emozioni che se negativi non son in realtà scaturiti da una esperienza, una situazione in particolare, ma da come noi la percepiamo.

Si può quindi intervenire osservando l’esperienza da un punto di vista diverso per creare un sentimento o un’emozione positiva e maggiori possibilità tra cui scegliere.

Questo processo si dice appunto “RISTRUTTURAZIONE”

 

Cambiare percezione e punto di vista

 

Il modo di percepire e il punto di vista possono essere cambiati cambiando contesto, condizioni e contesto temporale.

Per esempio la fine di una relazione sentimentale al momento potrebbe essere percepita come qualcosa di doloroso e negativo, e spesso lo è,se guardiamo però in un quadro temporale più ampio potremmo scoprire che questa situazione non è negativa ma positiva in quanto potremmo conoscere una persona più adatta a noi.

Come abbiam detto il contesto cambia significato all’esperienza,un’azione cambia di significato a seconda del punto di vista dal quale la si guarda, ossia la si percepisce in modo diverso.

Ristrutturare significa ridare un significato all’esperienza.

Se si ha un’esperienza negativa, ad esempio :” Mario è troppo meticoloso “ se in un certo contesto questa espressione assume una connotazione negativa si può ristrutturare con “ Mario è molto preciso” “quindi ci si può fidare ed è ottimo per lavori che richiedono precisione e accuratezza”.

Sostanzialmente si cerca il lato positivo di un’azione, di un comportamento, di una caratteristica personale, ecc.

Ci si può esercitare alla ristrutturazione prendendo esperienze della nostra vita che consideriamo negative e cercare i lati positivi,cosa ci è sfuggito alla luce di un nuovo contesto temporale per esempio e ristrutturarle in modo da ottenerne una visione più positiva e un insegnamento che ci tornerà utile in futuro.

 

Fissare e richiamare stati emotivi

Un’ ANCORA è una “molla” inconscia che può far richiamare un sentimento, un comportamento,sia positivo che negativo.

Ancore vengono generate ogni giorno della nostra vita in particolare quando si vivono stati emotivi di grande intensità,quando poi in futuro si ripresenta una situazione analoga ,un particolare presente nel contesto in cui si è creata l’ancora che può essere una canzone, un profumo,qualunque cosa che faccia scattare l’ancora riporta alla mente lo stato emotivo e il comportamento relativo al momento della creazione dell’ancora.

Emozioni fortissime possono anche generare vere e proprie fobie, mentre emozioni meno intense han bisogno di più ripetizioni per generare l’ancora.

In psicologia si ritiene che il gran numero di ancore che ogniuno di noi ha sia il responsabile di repentini cambi di umore.

Può capitare di vedere da parte di una persona una reazione emotiva esagerata relativamente al contesto,questa può essere innescata da un particolare che noi non conosciamo, tono della voce, un modo di dire, di fare,che richiama un’ancora emotiva della persona che ha una connotazione negativa,cosi la persona cambia repentinamente umore ed ai nostri occhi in modo inspiegabile.

 

Il cane di Pavlov

IVAN PAVLOV era uno scienziato russo che fece degli esperimenti con i cani per studiare le associazioni.

Nel suo celebre esperimento Pavlov suonava un diapason quando dava del cibo al cane per creare un’associazione tra suono e cibo.

Pavlov poi osservò che il cane aumentava la salivazione anche quando sentiva solo il suono senza che gli fosse dato cibo, si era appunto creata una associazione neurale.

Nelle persone si formano ancore relativamente ad ogniuno dei 5 sensi, un profumo (olfattivo),il tatto (tattile/cinestesico),un suono (uditivo),un cibo (olfattivo/gustativo).

 

Ogni senso può creare in un momento di grande emozione un’ancora che si ripresenterà quando il particolare che l’ha creata ci accadrà in futuro richiamando cosi alla memoria lo stato emotivo vissuto in passato e legato all’ancora.

Ci si può esercitare con gli stati emotivi e le ancore immaginando,o meglio ricordando per esempio quando naturalmente ci siam sentiti felici o rilassati e cercando di vivere nel modo più reale possibile l’esperienza da un punto di vista emotivo, provare cioè quello che si è provato in quel momento passato.

Bisogna cercare di rivivere nei particolari l’esperienza e mentre si è all’apice dell’emozione provata si deve aggiungere l’ancora ,un gesto un suono, ecc.

Ogni volta che lo si vorrà basterà applicare l’ancora e si rievocherà cosi lo stato emotivo legato ad essa.

Si possono applicare ancore anche ad altre persone, occorre prima entrare in forte rapport con loro cosi poi da fargli rivivere un’esperienza , un’emozione , e come prima nel momento di massima intensità emotiva si applica l’ancora, cosi ogni qualvolta si ripeterà il gesto relativo all’ancora la persona di fronte a noi rivivrà lo stato emotivo correlato.

Si passa poi a provare se l’ancora funziona, si ripete il gesto e si vede la reazione,se l’ancora è andata a buon fine noterete cambiamenti palesi nel vostro interlocutore, se cosi non fosse si ripete la procedura per ancorare meglio lo stato emotivo cercato.

Le ancore possono essere anche sfruttate per eliminare stati emotivi negativi.

Per eliminare uno stato negativo, si effettua la procedura dell’ancoraggio ancorando alcuni stati emozionali positivi molto forti con un gesto e ancorando lo stato negativo con un altro gesto.

Applicando i due gesti relativi alle due ancore contemporaneamente si evocano entrambi gli stati emozionali positivi e negativo ,ma il negativo collasserà in quanto solo e meno forte dei più stati positivi ancorati simultaneamente.

 

Come superare i blocchi emotivi e cambiare comportamento

La strada verso i nostri obiettivi

Quando si cerca di raggiungere un obiettivo bisogna operare con congruenza nel percorso verso di esso altrimenti l’inconscio potrebbe farci convincere che non si è in grado di realizzare quanto stabilito.

Come sempre in PNL la prima cosa da fare per ottenere un cambiamento è agire.

Applicando la tecnica del “CHUNKINK” come descritto nella pagina relativa ci si posson far domande sulle nostre competenze, sul modo di agire adottato e sui nostri comportamenti e scoprire eventuali difetti di gestione che possono limitarci nel percorso verso la nostra meta.

 

Livelli Neurologici – Robert Dilts

Il modello dei livelli neurologici o logici è stato creato dal guru della PNL Robert Dilts ed è fondato sul principio gerarchico che fa si che un cambiamento ad un livello più alto influenzerà in maniera importante i livelli più bassi e non viceversa.

Il livello dell’identità è quello più alto, quello più profondo di tutti.

Il nostro linguaggio ,le parole che usiamo svelano situazioni limitanti o favorevoli a noi, bisogna ascoltarsi quando si parla e fare attenzione ai termini che usiamo.

Se usiamo termini che descrivono una situazione di ambiente , di luogo, potremmo scoprire che abbiamo un problema con il contesto e valutare se un altro contesto potrebbe esserci più favorevole.

Analogamente bisogna ascoltare il nostro linguaggio, le nostre specifiche parole e modo di esprimersi quando parliamo del nostro comportamento pensando di non volere attuare una determinata cosa ,o circa le nostre capacità,la paura di non riuscire a fare qualcosa .

Facendosi queste domande e analizzando il linguaggio con cui ci esprimiamo riceviamo informazioni su come agire per eliminare questi blocchi derivanti da abitudini inconsce che ci portiamo appresso da tanto tempo.

Le nostre convinzioni, ciò che pensiamo su di noi e sugli altri sono per noi veri valori sui quali ci basiamo nelle decisioni e nei comportamenti di tutti i giorni, cambiare le convinzioni può aprirci uno scenario di nuove possibilità di scelta.

L’identità corrisponde al “CHI SONO IO ?” ed è il livello più alto e profondo, comprende le convinzioni che abbiamo su noi stessi ,le più radicate nel nostro profondo,agire su questo livello e sulle convinzioni correlate significa agire nel profondo di noi.

 

Più in alto in assoluto c’è il livello dell’identità spirituale, ossia la spiritualità.

Corrisponde alle domande che ci facciamo come “Perchè sono al mondo?” “Qual’è il mio compito ?”.

I cambiamenti a questo livello sono potentissimi e agiscono su tutti i livelli più bassi creando una forte motivazione ad agire da parte del soggetto.

Ecco uno schema di come si può vedere il modello dei livelli logici di Robert Dilts.

IDENTITA’ SPIRITUALE

IDENTITA’ PERSONALE

VALORI E CONVINZIONI

CAPACITA’ PERSONALI

COMPORTAMENTO

AMBIENTE

 

Creare convinzioni utili al raggiungimento degli obiettivi

Se abbiamo convinzioni limitanti, ossia convinzioni su noi stessi, sugli altri o sul mondo in generale

che in qualche maniera limitano e ostacolano il raggiungimento dei nostri obiettivi, queste possono essere cambiate con tecniche di PNL.

Il primo passo è identificare la convinzione limitante,chiedendosi riguardo un determinato argomento cosa ne pensiamo, cosa crediamo,sia questo un’idea razionale o meno.

Una volta individuate le convinzioni a riguardo bisogna chiedersi se queste ci aiutano o ci ostacolano e bisogna chiedersi quali sarebbero invece le convinzioni che potenzierebbero le nostre possibilità di riuscita nei nostri scopi.

Poi si può passare a modellare una persona che conosciamo che ha convinzioni potenzianti relativamente allo stesso contesto in cui stiam cercando di ottenere risultati noi stessi.

Chiediamoci cosa,la persona da modellare pensa, rispetto se stessa, il mondo in generale e rispetto l’ambito specifico in cui vogliamo ottenere risultati.

 

Submodalità

Le submodalità sono quei particolari con cui memorizziamo un’esperienza nel nostro cervello e sono prevalentemente legati ai nostri sensi.

Per imparare a distinguere le nostre submodalità possiamo prendere una situazione, per esempio quando una volta ci siam sentiti molto soddisfatti, farcene una immagine mentale ben definita e particolareggiata e cominciare a notare i dettagli di come le percepiamo relativamente ai 5 sensi.

Se l’immagine è colorita, ombreggiata, scura, chiara,luminosa,oscura per esempio,questi particolari legati alla vista sono detti submodalità visive.

Allo stesso modo se facciamo attenzione ai suoni che percepiamo nella nostra visualizzazione,se son forti, deboli, ritmati o meno, ecc abbiam fatto attenzione alle submodalità uditive.

La stessa cosa vale per le altre percezioni riguardanti gli altri canali sensitivi, come il cinestesico, cioè provare sensazioni fisiche e viscerali quando si pensa alla nostra visualizzazione.

Ogniuno dei 5 sensi corrisponde ad una submodalità.

 

Con la PNL si possono cambiare le convinzioni limitanti sostituendone le submodalità con quelle di convinzioni potenzianti.

Per attuare questo cambiamento bisogna prendere in esame una convinzione riguardo a qualcosa che si ritiene vera e una che si ritiene falsa,poi bisogna paragonare le submodalità di entrambe e confrontarle da un punto di vista della forma e non del contenuto.

Poi si sostituiscono le submodalità relative alla convinzione riguardo a qualcosa che riteniamo vera con quella che riteniamo falsa, a questo punto avremo cambiato la convinzione di partenza.

 

Sostituire convinzioni negative con convinzioni positive

Per sostituire una convinzione negativa con una positiva la PNL suggerisce di procedere in tal modo.

Bisogna cominciare con l’individuare una convinzione che non si vorrebbe avere e individuarne le submodalità che la caratterizzano.

Poi si può individuare una convinzione che ora non abbiamo ma abbiamo avuto in passato e si procede ugualmente a inquadrarne le submodalità.

Si paragonano poi le due submodalità ricercandone le differenze e si sostituiscono le submodalità differenti relative alla convinzione che non abbiamo più con quelle della convinzione che non vorremmo più avere.

In questo modo operiamo un cambiamento di come il cervello codifica la nostra convinzione e scopriremo che non abbiamo più la convinzione iniziale.

Allo stesso modo si può pensare ad una convinzione vera in senso assoluto e visualizzarne le submodalità e poi visualizzare una convinzione che invece si desidererebbe avere e inquadrarne le modalità.

A questo punto analogamente a quanto fatti in precedenza si confronta la lista delle submodalità e si sostituiscono quelle relative alla convinzione che vorremmo con quelle relative alla convinzione indubbiamente vera.

Se abbiamo operato in maniera corretta realizzeremo che abbiamo una nuova convinzione che riteniamo indubbiamente vera.

 

La Scozzata

Tecniche di visualizzazione per cambiare la percezione

La scozzata o swish visivo è una tecnica usata in PNL per cambiare la modalità di codifica di un comportamento nel cervello.

Per mettere in atto questo schema, si pensa ad un comportamento attuale che si vuole cambiare e lo si visualizza cercando di capire quale è l’input visivo che lo provoca,ossia un’immagine mentale o un altro fattore reale nel mondo che vi circonda.

In seguito si determinano le submodalità come descritto in precedenza e le si modificano cercando di fare attenzione se vi è una modifica emozionale,dopo di chè ditraete la mente per un po’.

Si pensa poi al comportamento che si vuole ottenere e si cerca di visualizzarlo e viverlo nel dettaglio,viverlo in maniera emotiva.

Ora si procede ingigantendo in maniera esagerata le submodalità del comportamento da cambiare e rimpicciolendo quelle del comportamento voluto,a questo punto si opera un cambiamento repentino,invertendo le due scene,le due immagini cosi che il comportamento non voluto si rimpicciolisca smisuratamente mentre il comportamento ricercato si ingigantisce .

Si rilassa un attimo la mente e si ripete l’operazione svariate volte da tre in su.

Ora l’immagine del comportamento iniziale è cambiata decisamente.

 

Paure e Fobie

Quando sperimentiamo una situazione spiacevole si creano in noi ancore emotive che ci legano a quell’esperienza e ogni qual volta un elemento dell’esperienza originaria ci viene presentato l’ancora farà in modo che noi rivivremo quell’emozione.

Cosi nascono le fobie.

Con tecniche di PNL si possono sostituire le fobie con reazioni più positive.

Il processo usato in PNL per eliminare una fobia è articolato nel seguente modo:

Si fa richiamare alla memoria la fobia al soggetto per qualche istante e si calibra il suo comportamento, cioè i suoi cambiamenti fisiologici.

 

Poi gli si chiede di smettere di pensare alla fobia.

Si fissa un’ancora positiva con i metodi precedentemente descritti nella pagina sulle ancore.

Poi si fa immaginare al soggetto di proiettare ,come se fosse in un cinema la prima esperienza che ha indotto la fobia domandandolo al proprio inconscio.

Anche se non è certo che sia la prima in assoluto non importa, qualcosa verrà “proiettato” sicuramente.

Si chiede al soggetto di guardare in maniera distaccata il film dall’inizio (prima della fobia) alla fine e gli si dice di fare sbriciolare, polverizzare, dissolvere l’ultima inquadratura del film dopo averne fatto un fermo immagine.

Poi si chiede al soggetto di rivivere emozionalmente il film guardandolo velocemente fino all’inquadratura finale in un punto in cui si sente bene e non accusa la fobia,poi sempre in modo vissuto emozionalmente si fa rivedere il film all’indietro.

Si attua una pausa e si ripete il procedimento per tre volte, alla fine l’emozione iniziale dovrebbe essere sparita.

 

Cambiare un problema in un’occasione

In PNL non esistono fallimenti,le prove che facciamo, i nostri errori commessi prima di ottenere il successo van interpretati come indicazioni per correggere il tiro e ottenere il risultato desiderato.

Il procedimento per cambiare i problemi in occasioni comincia con il definire, individuare quale è il problema in modo minuzioso e dettagliato.

Si cerca poi in modo creativo di trovare più soluzioni possibili al problema comprese le più creative e illogiche,poi si usa la mente razionale per capire ogni possibilità cosa richiede per essere realizzata in pratica,tenendo presente anche le conseguenze delle nostre azioni.

Ci si chiede quali cambiamenti apporterebbe alla nostra vita ogni singola opzione e se queste sono coerenti con i nostri valori personali.

Si valuta anche quale scelta ci attrae di più e solo dopo tutte queste valutazioni si passa all’azione che in PNL è la molla che fa scattare il cambiamento.

 

Aumentare la motivazione tramite i valori

Abbiamo appena visto come trasformare un problema in una nuova opportunità, allo stesso modo possiamo attuare cambiamenti riguardo i nostri valori che sono qualcosa di importante per noi in quanto ci motivano al nostro obiettivo.

Si parte con l’inquadrare un elemento della propria vita che si vuole modificare ,il lavoro, la propria relazione,la propria capacità economica,ecc.

Questi valori per noi importanti vanno elencati secondo una scala di priorità ,di importanza per noi.

Si cerca poi di capire ,anche analizzando le parole che usiamo per rappresentare e descrivere questi valori, quale sia il loro significato inconscio e le convinzioni che ne derivano rispetto ad essi.

Bisogna verificare anche se la nostra motivazione scaturisce dall’andar via da una situazione o se siam motivati dall’andare verso un altra situazione.

Un’analisi accurata dei valori, di ciò che si vuole ottenere e del linguaggio con cui ci esprimiamo a riguardo ci da importanti indicazioni su come agire al fine di ottenere il risultato cercato.

La posizione di un valore nella scala di valori da noi redatta può essere cambiata usando la tecnica della sostituzione delle submodalità descritta nella pagina dedicata.

 

Il linguaggio è importantissimo ed è spesso espressione di qualcosa di più profondo.

Se per esempio utilizziamo termini come una parte di me vorrebbe, oppure ,da un lato penso che,ecc molto probabilmente è in atto un conflitto nella nostra parte inconscia a cui dobbiam fare attenzione e di cui dobbiamo tener conto in quanto potremmo trovarci in un conflitto tale che una parte di noi vuole realizzare un obiettivo ma un’altra rema contro l’attuazione di questo desiderio.

Esiste una tecnica detta “INTEGRAZIONE DELLE PARTI” che serve proprio a far cessare il conflitto tra le due parti integrandole tra di loro.

Si tratta fondamentalmente di pensare ad entrambe le parti e visualizzarle in maniera vivida e chiedersi quali sono le intenzioni positive dietro ad ogni parte.

Lo scopo è di trovare un fine comune ad entrambe le parti e tener presente che entrambe le parti hanno quindi un fine comune.

Le parti all’inizio del procedimento vengono nominate ed assegnate una alla mano destra e una alla mano sinistra,alla fine le mani vengono unite facendo simbolicamente integrare le parti e portando poi le mani sul petto come per voler far nostra l’esperienza.

 

La via del successo

La vita di tutti giorni fa si che noi usiamo tutti diverse strategie a seconda si tratti del lavoro, dell’amore o di qualunque altra cosa

E’ possibile variare le strategie al fine di raggiungere i nostri obiettivi.

Una strategia consiste nell’insieme di azioni che si compiono per ottenere un fine, cambiando queste azioni si può cambiare il risultato ottenuto.

Molte strategie vengono attuate in modo inconscio.

Le strategie riguardando tantissimi settori son innumerevoli ma le più importanti si riconducono alle decisioni, all’apprendimento, all’amore.

Le strategie relative all’apprendimento sono importanti in quanto determinano la mole e la qualità delle informazioni che impariamo e che possono tornarci utili.

Inutile dire dell’importanza delle strategie relative alle decisioni ,queste tra l’altro sono di una complessità tale che spesso fan in modo che le decisioni non vengano prese,questo aspetto va sicuramente valutato.

Anche le strategie riguardanti le motivazioni sono importantissime in quanto determinano poi l’energia con la quale si vuole ottenere un risultato.

 

L’importanza delle strategie relative all’acquisto risiede nel fatto che ci dan modo di indagare in che maniera i clienti fanno acquisti inconsciamente a dispetto di ciò che dichiarano di volere verbalmente.

Le strategie dell’amore ci aiutano invece a capire se amiamo una persona e se questa ama noi.

Le strategie con cui si affrontano i problemi sono importantissime, in PNL un problema, un insuccesso è semplicemente il risultato di una strategia non corretta.

Si suggerisce pertanto di andare ad analizzare nel dettaglio il percorso che ha portato a quel risultato

con le tecniche del chunking down spiegate in precedenza e cambiare in modo opportuno le strategie adottate.

Le strategie sono quindi di fondamentale importanza in quanto sono lo strumento col quale possiamo cambiare i risultati ed ottenerne dei nuovi ed eccellenti.

La PNL suggerisce di modellare, ossia replicare le strategie di una persona che ha successo in un settore in cui noi desideriamo eccellere.

 

Il Tote

Le strategie, come ottenere il risultato voluto

Il modello “TOTE” è il più usato in PNL per l’analisi delle strategie inconsce, studia il percorso di cambiamento da un punto di partenza in cui un risultato non è ancora stato ottenuto, fino au un punto finale in cui il risultato è raggiunto.

Il modello TOTE è stato ideato da G. Miller,E.Galanter e K. Pribram.

Generalmente il TOTE è formato da 4 fasi che si trovano a livello inconscio.

FASE 1 : TEST (T) , questa prima fase consiste nel chiedersi a che punto siamo e cosa vogliamo e ci rende consapevoli che c’è una differenza tra i due stati che ci rende consapevoli che non abbiam preso decisioni e senza decisioni non accadono cambiamenti.

FASE 2 : OPERAZIONE (O), si tratta di agire per ottenere il cambiamento, in questa fase si analizzano tanti dati e informazioni e si studia minuziosamente ogni dato a nostra disposizione.

FASE 3 : TEST (T) , questa terza fase è un altro test e serve per valutare se i dati e le variabili analizzate in fase 2 sono abbastanza per ottenere il cambiamento desiderato.

FASE 4 : ESITO (E) , ci si chiede in questa fase se prendere o meno la decisione, se si opta per prenderla significa che la strategia è messa in atto ,viceversa non lo è.

Come sempre in PNL fondamentale è il modellamento di chi ottiene risultati,perciò studia e modella una persona che eccelle in un settore dove vuoi eccellere chiedendole cosa fa per imparare qualcosa, come sa di aver imparato, come sa di aver imparato in modo completo e corretto e se ha dei momenti in cui riesce ad imparare meglio, da cosa sono caratterizzati questi momenti.

Entra nello specifico delle modalità con le quali il tuo modello impara e sfrutta ciò che hai imparato da lui come strategia per raggiungere i tuoi obiettivi.

 

Usando domande specifiche che van nel particolare , si può anche studiare la strategia amorosa del partner per consolidare la relazione affettiva.

Scoprire la strategia inconscia di un’altra persona può essere utile quando per esempio si lavora con essa.

Si può procedere entrando in rapport con la persona,si entra poi nello stato emotivo che si vuole ottenere nell’altra persona per favorirla nell’entrare in questo stato emotivo.

Questo si può ottenere facendo domande e ponendo interrogativi che evochino nella persona lo stato emotivo in questione.

Chiedendo per esempio, hai presente quando imparavi con molta facilità? Ricordi quando eri molto innamorato? Cosa ti ha fatto essere cosi innamorato?

Hai sentito, udito, visto qualcosa di particolare in quel momento? (si indaga il canali preferenziale del soggetto).

Hai immaginato qualcosa nella tua mente? Hai udito qualcosa ? Hai provato una sensazione particolare?

Dopo questo ti sentivi innamorato o motivato ad imparare?

Il particolare, i dettagli ci forniscono la strada esatta che porta da un punto di partenza ad un punto finale che è la realizzazione di un obiettivo tramite una strategia mirata e coerente.

 

Fissare le strategie nella mente

Studi dimostrano come lo scrivere strategie e obiettivi favorisca il loro raggiungimento.

Si è visto che una buona percentuale di persone che ottengono grandi risultati scrivono i propri obiettivi e le proprie strategie.

Si posson utilizzare a tal scopo, le abbreviazioni relative ai canali rappresentazionali ,ossia le lettere A per uditivo,V per visivo, K cinestesico O olfattivo e G per gustativo.

Si possono usare allo stesso modo altre lettere per indicare altri elementi importanti con i quali è stata percepita un’idea nella mente,immagine, suono, sensazione, ecc.

 

Racconti e metafore con il loro potere evocativo aprono le porte all’inconscio

In PNL le METAFORE han un ruolo fondamentale ,con esse si usa un paragone per descrivere un tema, un argomento.

Vengon usati anche i racconti con i quali si riesce a parlare all’inconscio grazie al carattere evocativo che questo strumento possiede facendo immedisimare l’ascoltatore nel personaggio principale del racconto stesso e facendogli vivere la storia in maniera immaginata.

Un vantaggio delle metafore sta nel fatto che esse riescono a far diminuire le resistenze da parte dell’ascoltatore nei casi in cui si è costretti a parlargli in maniera molto diretta di argomenti per lui non felici.

Storicamente le metafore son state usate da scrittori, filosofi, poeti per descrivere spesso concetti difficili in maniera semplice e comprensibile dai più.

L’uso di metafore può servire anche a creare rapport con il nostro ascoltatore,l’idea è quella di trovare una metafora coerente con l’ascoltatore e il contesto in cui si comunica.

Si cerca quindi di esporre la metafora usando le parole relative al sistema rappresentazionale del soggetto con cui comunichiamo e usando il più possibile un linguaggio positivo ,che evochi immagini mentali utili e motivanti la direzione nella quale vogliamo portare l’interlocutore.

Meglio usare il linguaggio diretto dando del tu al soggetto o “facendo dare del tu” ad un soggetto della metafora da un altro in modo che il soggetto percepisca ugualmente che si parli direttamente a lui in maniera amichevole e non belligerante.

Si può allo stesso modo inserire i dubbi manifestati dal soggetto all’interno della metafora e rispondere tramite il dialogo tra personaggi.

La metafora riesce inoltre a distrarre la mente conscia idellen modo tale che il soggetto possa cercare inconsciamente le risorse per ottenere cambiamenti e realizzare obiettivi.

 

A volte potrebbe capitare che immediatamente una metafora non abbia apparentemente significato in un dato contesto ma bisogna tener presente che la mente inconscia è alla ricerca di significati e potrebbe in seguito scoprirne anche quando all’inizio sembrano non essercene.

Racconti e metafore sono cosi potenti proprio perchè permettono di parlare all’inconscio superando le resistenze,diversamente parlando alla mente razionale con affermazioni e dati di fatto si innescherebbe inevitabilmente un meccanismo di discussione e dibattito non utile ,l’inconscio è dimora del pensiero creativo,dell’immaginazione e delle emozioni e da queste possiamo trarre aiuto per realizzare i nostri obiettivi.

Le metafore usate sono di diversi tipi, normalmente le metafore attingono elementi dai simboli archetipici ma esistono anche le metafore che attingono dall’esperienza personale di ognuno di noi.

Modi di dire, di esprimersi,determinate espressioni ci mostrano le metafore personali di un soggetto che rappresentano il modo con cui una persona ha fatto sue le esperienze utilizzando i cinque sensi.

Ascoltare le metafore personali di un soggetto è importantissimo in quanto esse ci dan informazioni

su come il soggetto percepisce il mondo.

Se una persona si esprime dicendo per esempio “Non la vedo chiara…” riferendosi ad una situazione,queste parole han un significato per lui.

Bisogna cercare quindi con le tecniche di PNL spiegate in precedenza andare a studiare questa espressione facendo domande che vadano nel particolare.

Questo discorso di studio delle parole usando la tecnica dell’andare nel dettaglio vale anche per lo studio delle metafore personali espresse da un soggetto.

 

Usare le tecniche di PNL su se stessi e su gli altri

 

Abbiamo visto le tecniche della PNL con le quali si possono ottenere cambiamenti personali per quanto riguarda il lavoro,le relazioni,e per aiutare altre persone.

Lo spirito della PNL sta nel modellamento ossia nello studio delle persone che eccellono in determinati settori al fine di riuscire a replicare i loro risultati.

La prima cosa da fare per ottenere un risultato è fissare l’obiettivo e prendere coscienza del punto in cui ci si trova dopo di che si studiano le azioni da intraprendere al fine di raggiungere il risultato desiderato.

Le tecniche di PNL possono essere applicate per far star meglio altre persone oppure su noi stessi, strumenti come l’ancoraggio e la ristrutturazione sono fondamentali per ottenere i cambiamenti in meglio che desideriamo.

Ricorda anche di essere mentalmente flessibile,le convinzioni possono avere un potere altamente penalizzante verso i nostri obiettivi,la PNL offre gli strumenti per cambiare le convinzioni in convinzioni potenzianti.

Individuate una persona che eccelle in qualcosa in cui desiderate miliorare,modellatela,rubate le sue strategie ed agite, l’azione è il passo fondamentale per il cambiamento, senza azione non c’è cambiamento.

Quando modellate qualcuno osservatelo nei particolari,alla sua postura,come si pone fisiologicamente in relazione agli altri,cercate di capire da dove trae la motivazione per agire,ascoltate il soggetto in questione e da come parla cercate di capire quali sono le sue convinzioni potenzianti.

Studiate le sue strategie che e le modalità con cui le attua.

Cercate di replicare ciò che avete imparato dallo studio del vostro modello.

N.B.: Tieni a mente questa cosa che non viene mai detta !!!

Il modellamento funziona ma spesso molte persone non ottengono i risultati sperati,le cose sono due,o il modellamento non è stato fatto bene, e la maggior parte degli esperti di PNL ti diranno questo oppure c’è un altro particolare….che nessuno mai ti dice.

Tu puoi aver fatto benissimo il modellamento ma ciò che va bene per una persona che eccelle può non andar perfettamente bene per te, di conseguenza non ottieni il risultato voluto.

Quando modelli tieni sempre a mente chi sei tu, i tuoi valori e le tue capacità, in base a ciò sii mentalmente flessibile e adatta il modello vincente a te stesso !!!

Questa è la cosa più importante di tutto il corso, tienila bene a mente !!! Ti tornerà utile.

Se ti capiterà di mostrare a qualcuno le tecniche di PNL che hai imparato assicurati che si prenda la responsabilità di ciò che riuscirà ad ottenere, ciò infatti dipende dal quanto è profonda la sua motivazione,tu gli fornisci gli strumenti e lui deve agire.

Allo stesso modo con il quale una persona si ritrova ad un punto della propria vita con certi risultati,ugualmente i risultati che otterrà saranno responsabilità unicamente sua.

Specificate al soggetto che non gli si stanno prestando terapie mediche e se avesse problemi di salute psichici o fisici dovrebbe rivolgersi al suo medico di fiducia.

Mostragli i principi fondamentali, i pilastri della PNL sui quali si basa la disciplina e spiegategli che potete solo fornirgli la metodologia con la quale scoprire le proprie risorse che sono gia in loro possesso ma devono solo imparare a sfruttare.

Ricorda di entrare in uno stato emotivo positivo prima di insegnare tecniche di PNL a qualcun altro, cerca di istaurare un ottimo rapport ,scoprite l’obiettivo del vostro soggetto e mostrategli i pilastri e le tecniche della PNL.

Studiate il soggetto entrando nel particolare con il metamodello e studiatene i sistemi rappresentazionali preferenziali.

Valutate le sue convinzioni, se sono limitanti e dategli gli strumenti per trasformarle in potenzianti.

Dategli con la PNL l’opportunità di crearsi strategie efficaci.

Usate la ristrutturazione e l’ancoraggio per cambiare le sue percezioni non utili e per fissare stati emotivi positivi e motivanti.

Infine andate a controllare i risultati ottenuti, ascoltate se è cambiato il linguaggio con cui si esprime il soggetto, il suo modo di comportarsi, la sua postura, fisiologia.

Cercate di capire se le nuove convinzioni del soggetto faran in modo che in futuro il soggetto agisca in una determinata maniera e non più nella vecchia maniera.

Sia per quanto riguarda il soggetto che impara che per quello che insegna le tecniche è consigliato mantenere un atteggiamento di flessibilità mentale e sperimentazione.