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Ipnosi Ericksoniana

Scopri i Segreti dell’Ipnosi conversazionale!

Ipnosi conversazionale e comunicazione ipnotica

L’ipnosi Ericksoniana prende il nome dallo psicoterapeuta ipnotista Milton Erickson ed è anche detta ipnosi conversazionale in quanto viene indotta con una normale conversazione in maniera morbida e indiretta senza nemmeno far sospettare al soggetto che sta per essere indotto in ipnosi.

Lo stato ipnotico che per altro sperimentiamo giornalmente quando veniamo assorbiti da un pensiero ,quando ci concentriamo su qualcosa che ci rapisce,è uno stato mentale in cui la frequenza delle onde cerebrali rallenta e più precisamente è caratterizzato dalle onde Theta che sono collegate allo stato di immaginazione, creatività e di suggestionabilità.

 

Anche esternamente il soggetto in ipnosi mostra caratteristiche fisiologiche rilevabili, spesso tutte assieme come stato di immobilità, respirazione rallentata, sguardo fisso e fuori fuoco,spalle rilassate , cambiamento della frequenza di deglutizione e movimenti REM degli occhi simili a quelli presenti mentre si dorme e si sogna.

Le persone si può affermare che sono tutte ipnotizzabili, anche se solo una piccola parte riesce a realizzare fenomenologie complesse caratteristiche dello stato ipnotico più profondo, detto sonnambulismo.

 

Schema per indurre l’ipnosi con le parole

L’ipnosi consiste fondamentalmente in uno schema che prevede di catturare l’attenzione del soggetto, distrarre la mente conscia e dare stimoli all’inconscio che non ha potere critico razionale.

In altre parole rispettando lo schema, l’induzione avverrà per esempio facendo concentrare l’attenzione del soggetto su qualcosa, un punto nel muro, sul suo respiro, su un punto immaginario sotto un occhio dell’ipnotista, poi si chiede al soggetto di rilassarsi profondamente ed infine si passa alle suggestioni.

Per approfondire lo stato ipnotico si può suggerire al soggetto di immaginare una porta simbolica e di attraversarla ,di vedere per esempio un parco, una spiaggia tropicale, ecc e poi lo si può ripetere,ogni volta che lo si fa varcare una porta lo si allontana dal mondo reale e lo si manda più in profondità in ipnosi.

Per catturare l’attenzione del soggetto in ipnosi conversazionale si usano alcune tecniche linguistiche come rallentare il ritmo della conversazione oppure mettere pause tra le parole che si pronunciano.

 

Queste tecniche creano aspettativa e curiosità e noterete che le persone cominciano ad ascoltarvi di più e a fare molta attenzione a ciò che dite,o meglio a ciò che state per dire.

L’aspettativa crea interesse, questo è il concetto alla base di queste tecniche.

 

Come gestire una comunicazione con le parole

E’ fondamentale , per indurre l’ipnosi conversazionale, mantenere il controllo della conversazione.

A tal scopo ci sono tecniche e parole che servono appunto per interrompere il soggetto che parla troppo e riprendere il controllo della conversazione.

Parole come, “Aspetta” oppure “Allora aspetta” oppure altre più dure come “Fermati” usate nel discorso aiutano a fermare il flusso di parole del soggetto e a riprendere la conversazione.

Esistono anche forme linguistiche complesse ed ambigue , difficili da comprendere immediatamente a livello razionale che caricano la mente conscia e sovraccaricandola aprono una finestra per far emergere l’inconscio.

Altre forme catturano l’attenzione del soggetto come per esempio “ Posso chiederti una cosa ?”

oppure “Sai pensavo….”

Per creare il varco ipnotico di cui sopra parlato si possono usare diversi metodi atti proprio a distrarre la mente conscia.

 

Si può usare il campo affermativo con i truismi, una tecnica di PNL spiegata nella pagina del sito dedicata, oppure sovraccaricare la mente razionale con molte informazioni tenendola cosi occupata,generare confusione col il conseguente bisogno della mente razionale di dare un senso logico a ciò che è stato proposto ed infine lo shock , cioè qualcosa di improvviso, inaspettato che genera nella mente una difesa istintiva che fa accettare comportamenti non razionali.

Si possono utilizzare , al fine di distrarre l’attenzione del soggetto delle domande, poste velocemente in modo che sia costretto a pensare in fretta e ad agire in fretta, tutto questo sovraccarica la mente conscia.

Il campo affermativo può essere sfruttato anche semplicemente ripetendo ciò che il soggetto ha appena detto , proponendoglielo come una domanda ,alla quale egli potrà solo rispondere affermativamente e quindi dandoci consenso.

Esistono anche espressioni linguistiche che fan in modo che ciò che diciamo sia accettato con più facilità, come iniziare una frase con “Forse… “ Lasciami dire che….”

Queste espressioni sono utili per farci accettare dal soggetto e mantenere con lui un rapporto empatico positivo necessario all’induzione ipnotica.

 

Creare una finestra per far emergere l’inconscio

Per sovraccaricare la mente conscia si può per esempio aumentare la velocità del discorso e complicarlo,una volta creato i sovraccarico di informazioni si crea la finestra sull’inconscio e si può cominciare a guidare il soggetto e poi dare suggestioni.

In altre parole ci aiutano al fine di mantenere il rapporto empatico e far diminuire le resistenze del soggetto e sono parole dal significato generico e aspecifico come “Inoltre, Contemporaneamente”, ecc.

In linea di massima tutto ciò che complica, rende ambigua una conversazione, è utile al fine di creare quel famoso varco ipnotico, ad esempio una frase un po’ contorna linguisticamente anche se dal contenuto scarso avrà grande effetto per il nostro scopo.

Altre forme linguistiche come “Ti è mai successo ….?” spostano l’attenzione del soggetto su un episodio di cui prima non avevano consapevolezza ,parole come “Però” “Ma” hanno la funzione di cancellare il significato delle parole che sono state messe prima di loro,tutte queste sono tecniche linguistiche applicate nell’ipnosi conversazionale e che sono utilissime nella gestione di una negoziazione, di qualunque tipo essa sia.

Una volta ottenuto lo stato ipnotico facendo emergere l’inconscio con le tecniche descritte si passa a dare le suggestioni che si possono formulare facendo collegare la suggestione ad un evento nella formula “ Mentre…(evento accaduto) tu…(suggestione)”.

 

Per esempio “Mentre sei qui davanti a me ed ascolti le mie parole, tu puoi sentirti sempre più rilassato”.

Questa è una formula tipicamente Ericksoniana.

Si collega la suggestione, cioè ciò che si vuol far accadere, a qualcosa che accade realmente ed è incontestabilmente vero.

 

Accertarsi che la mente conscia sia distratta

Per stimolare l’inconscio del soggetto e verificare che la mente conscia sia stata distratta ci sono diversi metodi.

Il primo è di chiedere proprio al soggetto di mettere in atto la risposta inconscia e lo si fa dando il comando inserendolo nel discorso per almeno tre volte e osservando quanto il soggetto segue le istruzioni impartitegli.

Un’altra tecnica per stimolare l’inconscio è usando il cosiddetto “Dialogo diretto” che consiste nel dire qualcosa al soggetto mentre ci si riferisce ad altri,il comando arriva comunque alla mente inconscia del soggetto.

Ad esempio parlando con una persona e riferendosi ad altri gli si dice “Sai cosa gli ho proposto ? Dovresti fare un corso per migliorare le tue competenze lavorative !”, anche se riferita ad una terza persona la frase fa arrivare il comando alla mente inconscia del nostro interlocutore.

Esiste un modo per nascondere una suggestione all’interno di un discorso che si chiama “Preterizione” e ci da la possibilità di fare un’affermazione senza addossarcene la responsabilità.

 

La formula è “ E non ti dico che …. sei davvero bravo nel tuo lavoro “,il significato è “Non ti dico che sei bravo nel tuo lavoro”, quindi si dice una cosa, anche a connotati negativi, senza prendersene la responsabilità.

Questa opportunità linguistica ci viene data in quanto la mente inconscia non computa la parola “Non” quindi se ad una persona gli si chiede di Non immaginare un gatto che insegue un leone si farà istantaneamente un immagine mentale di un gatto che insegue un leone.

Questa tecnica della negazione si può applicare in diversi modi per far subito pensare a ciò che si nega di voler far pensare.

Esempio “ Non… pensare a me…” , “Non… voglio tu venga con me”.

Enfatizzate il comando, cioè la seconda parte della frase dopo il “Non” con il tono della voce o rallentandone la velocità.

 

La comunicazione emozionale

Anche l’uso della metafora è potentissimo per creare risposte emotive inconsce, il soggetto tende ad immedesimarsi con i personaggi della storia che raccontiamo e possiamo attribuire a questi personaggi caratteristiche con le quali il soggetto si riconoscerà e produrrà una reazione emozionale.

Avrai capito che per essere efficaci nella comunicazione ipnotica bisogna impostare le conversazioni su un livello emozionale, immaginativo, frasi come “Immagina di…”, “E se fosse….”,

portano il soggetto ad immaginare, a focalizzare l’attenzione su un processo interiore e creano una risposta emotiva nel soggetto.

Anche l’uso della presupposizione è molto potente ed usato in ipnosi conversazionale.

Un esempio pratico, “Quando verrai a trovarmi ti offrirò un drink”,questa frase presuppone, d aper scontato che “Verrai a trovarmi” quindi indirizza verso un comando che deve essere realizzato, l’azione di venirmi a trovare appunto.

In ipnosi conversazionale il soggetto viene sempre informato in maniera anticipata di ciò che sta per accadere e che ci si aspetta che accada , esempio “Tra poco…potrai sentirti sempre più rilassato e ascoltare attentamente le mie parole”

Si usano poi parole che accelerano il ritmo come “Ora”, “Immediatamente”,e predispongono la mente all’esecuzione del comando.

Si può essere molto efficaci verbalmente mettendo in relazione dei bisogni a dei comandi con le formule”Devi dirmi..”, “Bisogna che…” seguiti dal comando che si vuole impartire al soggetto.

Nella conversazione efficace si tiene conto di quali sono gli elementi umani che fanno leva sulle emozioni e il comportamento, ossia il dolore, il piacere e la paura.

 

Collegando all’interno delle nostre frasi questi elementi con ciò che accadrà otterremo un effetto potentissimo generando l’aspettativa di procurare un piacere, un dolore o facendo temere la paura.

Si specifica di usare queste tecniche con buon senso e per ottenere milioramenti ed effetti positivi nelle persone.

Alcuni esempi,”Sarai soddisfattissimo se seguirai il mio consiglio” (fa leva sul piacere).

“Questo modo di comportarti ti genererà solo dolore” (fa leva sul dolore).

“le conseguenze di queste azioni potranno essere solamente negative e non ti garantisco che non possa succedere il peggio….” (fa leva sulla paura)

Quando dai una suggestione possibilmente dalla tenendo in considerazione se il soggetto inala l’aria o la espelle.

Studi autorevoli hanno dimostrato che nella fase di inalazione dell’aria l’ossigeno sveglia per cosi dire la mente mentre quando l’aria viene espulsa le onde cerebrali rallentano di frequenza e la mente è più ricettiva alle suggestioni.

 

Il più forte guida la conversazione ipnotica

Per essere più influenti e autorevoli durante un’ipnosi conversazionale o una comunicazione ipnotica finalizzata alla negoziazione o alla vendita è importante tenere gli occhi aperti e sbattere le palpebre il meno possibile, è un segno di forza, sicurezza e autorità che dovete rispettare per essere visti come chi guida la conversazione ed essere credibili.

La capacità di controllo a non sbattere gli occhi si può acquisire semplicemente allenandosi ogni giorno a tenere gli occhi aperti nonostante la lacrimazione,dopo un po’ riuscirete progressivamente a non sbatterli per qualche minuto.

In una conversazione ipnotica oltre a dirigere con il linguaggio mostratevi autoritari e sicuri non il linguaggio non verbale come detto con gli occhi aperti sinonimo di sicurezza, e avendo una postura aperta, occupante molto spazio,indice di possesso del territorio in maniera più abbondante rispetto l’altra persona.

 

La testa è tenuta alta mostrando il collo, parte molto vulnerabile, ma ciò comunica implicitamente che lui è “Chi comanda” e nessuno oserà nemmeno lontanamente pensare di essergli contro e attaccarlo.

 

Comunicare per ottenere obiettivi

Durante una comunicazione ipnotica si possono usare altri stratagemmi come lasciar capire all’altro cosa si potrà aspettare da noi e ribadire cosi la fermezza rispetto i nostri punti di vista.

In altre parole si incornicia una frase che è un’informazione, in un contesto che le da un significato preciso che viene percepito dal nostro interlocutore.

Anche la ripetizione esasperata di frasi come “Si comprendo…ma sinceramente mi aspettavo altro…” metterà a dura prova la pazienza dell’interlocutore che sarà costretto a fare altre proposte e appena una sarà compatibile con le vostre esigenze potrete decidere di accettarla velocemente.

Esiste anche la tecnica opposta al campo affermativo , il campo negativo che è utile per contrastare il primo dicendo diversi “No” anziché dei “Si”.

 

L’interlocutore sommerso dai “No” entra in uno stato emotivo in quanto non trova riprova alcuna alle sue parole e cosi potete voi cominciare a guidarlo nella direzione voluta.

Si può anche distrarsi volutamente dalla conversazione o stare zitti senza fare alcun commento.

Chiaramente la distrazione è simulata nel momento in cui la persona dice qualcosa che non è in linea con la propria opinione e le si da attenzione quando invece comincia a parlare in modo più conforme a ciò che vogliamo ottenere.

É una sorta di “cioccolatino” un premio o una punizione che viene applicata a seconda del comportamento che ha il soggetto e che indirizza verso il comportamento che da lui si vuol ottenere.