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Ipnosi – La Storia

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Il magnetismo animale e Mesmerismo

Si può tranquillamente affermare,grazie a diverse prove storiche che l’ipnosi ha sicuramente l’età dell’uomo e lo accompagna nella sua esistenza fin da quando l’uomo è comparso sulla terra.
Numerosi sono i riferimenti all’ipnosi e addirittura alle sue tecniche usati in campo religioso per creare una connesione con Dio e ricevere risposte.
Antico è anche l’uso del sonno ipnotico per ottenere guarigioni.
L’interesse reale verso l’ipnosi comincia comunque a manifestarsi a fine ‘700 con Franz Mesmer e il suo “magnetismo animale”.

Il magnetismo animale fu definito così in quanto alcuni precursori di Mesmer avevano ipnotizzato,immobilizzandoli, alcuni animali e questo “potere” venne applicato anche agli esseri umani.
Attualmente si sa bene che l’ipnosi animale e quella umana son due cose diverse.
Mesmer era convinto che i pianeti esercitassero un’influenza sugli esseri umani e che l’universo fosse pervaso da un fluido che lui riteneva essere il magnetismo.
Facciamo presente che il concetto di fluido che pervade l’universo, il tutto è sempre stato presente e molto discusso e chiamato col nome di “etere”.

La scienza poi arrivò ad escluderlo ma i recenti progressi nella fisica quantistica e la scoperta dei fenomeni “non locali” hanno riaccesso la discussione sull’etere o comunque qualche cosa che sfugge agli attuali metodi tecnoclogici di rivelazione ma che pervade tutto l’universo, forse questa forma di energia “sottile” è l’universo stesso.
Mesmer che curava utilizzando il “magnetismo minerale” dei metalli in seguito maturò l’idea che il potere dell’ipnosi setsse in realtà nel corpo umano e quindi inquadrò il fenomeno sotto il magnetismo animale, attirando su di se la contrarietà della comunità scientifica e religiosa che era favorevole al magnetismo minerale.
Il modo di operare di Mesmer consisteva nei cosidetti “passi” passaggi con le mani a distanza ravvicinata di un soggetto per indurre il sonno ipnotico e praticare le guarigioni.
Questo “potere” rese Mesmer ricco e famoso e anche se Mesmer aveva un idea non corretta del funzionamento dell’ipnotismo fu considerato il padre fondatore dell’ipnosi.
Anche se le cose non stanno così sicuramente Mesmer gettò basi molto importanti che furono fondamentali per l’apertura del dibattito e dello studio dell’ipnotismo.

 

La scoperta della suggestione post-ipnotica

Il marchese Puysegur allievo di Mesmer scopri poi l’esistenza della “suggestione post-ipnotica” ossia quel comando dato dall’ipnotista al soggetto ipnotizzato che viene realizzato una volta svegliato il soggetto.
La suggestione post-ipnotica è alla base della terapia ipnotica.
Fu in seguito il medico James Braid ad usare il termine ipnotismo cercando di dimostrare che il fluido magnetico di Mesmer non esistesse.
Braid capì che era possibile indurre il sonno ipnotico con le parole e con la fissazione dell’attenzione del soggetto su di un punto e coniò la parola “ipnosi” dal greco “hypnos” che significa “sonno”.

Braid scoprì che i soggetti sotto ipnosi potevano obbedire a tutto ciò che una persona di fiducia gli dicesse di fare e notò che i soggetti con più spiccata immaginazione erano più facilmente ipnotizzabili.
Si consultò con ipnotizzatori come Bertrand e l’abate Faria che sostenevano l’ipnosi collegata all’immaginazione.
Anche se Braid affrontò in maniera razionale il fenomeno ipnotismo i tempi non erano ancora maturi per assegnare questa pratica al mondo della scenza, infatti vari pseudoguaritori e ciarlatani contribuirono ancora per diverso tempo a screditarla e renderla legata idealmente al mondo dell’occultismo mentre molti medici consideravano ancora i fenomeni ipnotici come simulazioni di comportamenti anche se avevano assistito ad operazioni in anestesia ipnotica, estrazioni di denti, ecc.

 

Subconscio e suggestione

A fine 1800 il professore dell Con Charcot e la scuola la clinica Salpetriere ricominciò una rivalutazione scientifica dell’ipnosi.
Charcot definì anche i tre stadi fondamentali dell’ipnosi, letargia, catalessia, sonnambulismo.
Cominciarono studi in Francia e in diverse nazioni e i tre stati ipnotici, oltre che tantissimi altri intermedi furono ottenuti da tutti.a facoltà di emdicina di Nancy,il dott Bernheim riprese i concetti del magnetismo usati in terapia dal dott. Liebault.
Secondo questi i fenomeni ipnotici erano figli della suggestione.

Gli studi in questa direzione progredirono grazie anche a collaboratori di Bernheim che studiarono l’ipnotismo e definirono che i suoi fenomeni non avevvano nulla a che fare con la patologia ma erano fenomeni comuni a tutti gli esseri umani e spiegabili con la suggestione di un’idea che veniva poi accettata dal cervello.
Pierre Janet studiò la suggetsione e indagò sull’accettazione subconscia dell’idea, subconscia in quanto il soggetto non se ne rendeva conto nel momento in cui la metteva in atto.
Quindi l’ipnotismo venne definito come il cambiamento dello stato mentale di un soggetto provocato artificialmente da un altra persona nel quale si verificauna dissociazione dell’io personale.

 

Ipnotismo e medicina ufficiale

L’ipnosi richiama anche il tema della meta-psichicità, Myer e Ochorowicz furono due fondamentali studiosi in questo senso.
vennero studiati i fenomeni ipnotici come confine tra patologia e genialità, venne dibattuto il fatto che persone particolarmente sensibili all’ipnosi potessero essere ipnotizzate contro la loro volontà e a loro insaputa.
In seguito altri studiosi studiarono fenomeni dell’ipnosi come le allucinazioni.
Da fine 1811 in poi l’ipnosi cadde per così dire ancora nell’oblio, a parte alcuni medici che la utilizzavano in ambito chirurgico,mentre per il resto rimaneva relegata ancora al mondo della medianicità.
Fu studiata da diversi ricercatori,tra i quali anche da Freud.

Perchè l’ipnosi venga riconosciuta dalla medicina ufficiale occorre attendere fino al 1958.
L’ipnoterapia è oggi una realtà riconosciuta anche se non popolare come potrebbe essere.
L’ipnosi grazie comunque all’alone di mistero e alla spettacolarità di erti suoi fenomeni viene attualmente utilizzata anche in ambito illusionistico per intrattenere e divertire.