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Mentalismo classico vs Mentalismo moderno

Mentalismo – Spiritismo vs Scienza

Le definizioni di “mentalismo” si sono per così dire sprecate..

 

Vediamone alcune.

Il mentalismo è una branca dell’illusionismo nella quale l’artista da l’impressione di avere poteri particolari, come la possibilità di leggere la mente delle persone o di poter controllare le scelte delle persone.

Oppure, il mentalista è uno specialista conoscitore della mente che utilizza tecniche come la cold reading, la mnemonica, la hot reading, e la PNL per controllare i pensieri delle persone.

A me piace dire, prendendo spunto da una frase molto vera che si dice in ambito illusionistico, ossia “Il mago è un attore che recita la parte del mago“, allo stesso modo sul mentalismo direi, “Il mentalista è un mago che recita la parte del mentalista“.

Ad ogni modo una cosa è certa, la psicologia, e le tecniche di tipo psicologico esistono ma il mentalismo è qualcosa collocato in ambito illusionistico e da questo attinge le tecniche per la realizzazione degli effetti di mentalismo.

Un’altra definizione di mentalismo è che “Il mentalista è colui che utilizza i 5 sensi per dare l’impressione di possederne un sesto“.

Tra i “sesto senso” abbiamo la telepatia, la chiaroveggenza, la telecinesi e via dicendo.

Il mentalismo è praticato da quando esiste l’illusionismo inteso nel senso più comune del termine, nel XIX secolo il mentalista, che possiamo definire “mentalista classico“, durante i suoi effetti parlava di temi come la medianità, lo spiritismo e il mondo del soprannaturale in genere.

Nel XIX secolo il mentalista classico, sosteneva di possedere realmente i poteri di cui parlava, e vista l’epoca storica, non tanto tecnologica e moderna, molte persone credevano a ciò che gli veniva detto, insomma il mentalista diceva alcune cose e le dimostrava in maniera decisamente convincente, addio raziocinio, le persone credevano.

Alcuni mentalisti, come Uri Geller e Gustavo Rol, sono diventati molto famosi dichiarando di essere dei veri sensitivi.

Chiaramente dichiarare di essere sensitivo non è qualcosa che passa inosservata per cui attualmente questo approccio è molto difficile da sostenere anche per il mentalista più bravo e convincente.

Visto che i mentalisti non riuscivano più a sostenere la questione della medianità, dello spiritismo e della sensitività, hanno dovuto trovare il modo di vestire l’arte del mentalismo con un nuove vestito, più adatto ai tempi e più credibile, è nato così un nuovo mentalismo 2.0 che possiamo chiamare “mentalismo moderno“.

Nel mentalismo moderno il mentalista non parla più di spiritismo, sensitivismo e medianità ma afferma di conoscere tecniche psicologice specifiche che gli permettono di conoscere molto bene la mente umana.

Alcune di queste tecniche sono la PNL, la cold reading, la mnemonica, la suggestione e l’ipnosi, nonchè il linguaggio del corpo e le microespressioni facciali.

In pratica il mentalismo moderno si veste di scienza invece che di occulto.

E chiaramente questo è molto più credibile.

Probabilmente il mentalista moderno che ha dato l’apporto maggiore in termini di visibilità al grande pubblico di questa nuova veste del mentalismo, è Derren Brown, ripreso poi da mentalisti di tutto il mondo che hanno trasportato il suo stile in tutti i paesi.

Da ricordare e specificare che i mentalisti moderni sono sempre illusionisti, vengono sempre dal mondo della magia, intesa come giochi di prestigio.

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